La nutrizionista: "Sono stata minacciata perchè ho criticato Bastianich"

UDINE. Minacciata per aver espresso un’opinione. Poco importa che sia stata dettata da conoscenza professionale. Se gli obiettivi sono una super celeb come Joe Bastianich e un colosso come McDonald’s, dire la propria rischia di costare caro.
L’ha provato sulla sua pelle la nutrizionista e biologa udinese Marta Ciani colpita da un fiume di critiche per aver contestato il giudice di Masterchef, “reo” d’aver accostato la propria immagine a quella della più nota tra le catene di fast food. La presa di posizione è valsa alla dottoressa critiche e minacce. «Pesanti» fa sapere lei che però assicura: «Non mi fermo».
A scatenare i leoni della tastiera è stato il pollice verso fatto dalla biologa e nutrizionista nei confronti dei panini My Selection firmati da Joe per McDonald’s.
«Come specialista – ha dichiarato Ciani – ritengo scandaloso che uno chef degno di questo nome e che si dichiara attento alla salute dei consumatori si presti a lanciare di fatto i soliti panini destinati al tempio per eccellenza del cibo non salutare».
Passino la cipolla di Tropea, l’aceto balsamico di Modena, la foglia di insalatina e il pomodoro, ma formaggio cheddar e provolone… Ciani non ci sta. Sono «entrambi carichi di grassi».
L’avesse mai detto… A distanza di 24 ore la friulana si è ritrovata nell’occhio del ciclone. Presa di mira in particolare da un imprenditore locale che al telefono «mi ha intimato di non andare avanti su questa strada, dicendomi che mi rovinerà e che ogni mossa sarà controllata, di stare quindi molto attenta a quello che dirò e farò d'ora in poi», ha riferito la nutrizionista che ora sta valutando l’ipotesi di sporgere denuncia, a meno di pubbliche scuse da parte dell’uomo autore della telefonata.
Impegnata in campagne di prevenzione e di difesa del cibo sano, assieme al progetto “Staresani”, Ciani non ha alcuna intenzione di farsi intimidire. Neanche dal fiume di commenti apparso su siti e social network.
«Messaggi cattivi, al limite della denuncia, che contrastano con le regole di tolleranza, democraticità e liceità delle singole posizioni», ha rilevato la dottoressa, colpita più di tutto dalla telefonata. All’altro capo, un imprenditore udinese. Intuito il tenore della comunicazione, la dottoressa ha avuto la prontezza di spirito di passare alla modalità viva voce, così da rendere partecipi alcune persone che si trovavano con lei.
«Non vedo perché qualcuno dovrebbe rovinarmi – ha commentato poi –. Perché con scienza e coscienza assolvo al mio lavoro? Continuerò a farlo. A svolgere la mia missione ovunque, come ho sottolineato in un video-messaggio in risposta ai vari commenti, portando in ogni convegno il programma della corretta nutrizione».
Ciani lo ha fatto tempo addietro anche a un evento organizzato dallo stesso McDonald’s, «durante il quale ho ribadito i concetti del cibo salutare.
Mi vogliono rovinare? Bene – afferma Ciani –. Rovinino allora anche l’Oms che su questi temi sposa le evidenze internazionali. Rovinino lo Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) e tante altre organizzazioni».
A Bastianich, che le ha riposto «ognuno mangia ciò che vuole», Ciani rilancia: «Certo, ma il mio dovere è dire ciò che fa bene o male. Se poi una persona vuole distruggersi è libera di farlo. Come lo sono io di mettere in guardia da ciò che ci fa ammalare».
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