La nuova arma dei ladri è il “grimaldello bulgaro”

Occhio al “grimaldello bulgaro” che si compra sul web: è la chiave infallibile dei topi d’appartamento. «Dai ladri non ci si salva più», è il grido di dolore via internet sulle razzie in case e...

Occhio al “grimaldello bulgaro” che si compra sul web: è la chiave infallibile dei topi d’appartamento. «Dai ladri non ci si salva più», è il grido di dolore via internet sulle razzie in case e appartamenti che arriva dalle vittime di furti domestici in pieno giorno. Le porte blindate non sono sufficienti. Il furto senza scasso è la nuova frontiera dei ladri, grazie a un attrezzo, il grimaldello (più correttamente decodificatore per serrature a doppia mappa), di derivazione bulgara.

E’ la “chiave” che apre tutte le serrature, anche quelle che si credono inviolabili: si acquista su internet. Tanti cambiano serratura e mettono gli allarmi, ma i ladri battono a tappeto molte zone a Pordenone e provincia: nelle laterali di via Montereale ci sono stati diversi tentativi di furto. «Non siamo tranquilli – dicono in un condominio nel dedalo di strade vicino all’ospedale –. Non riusciamo a trovare deterrenti per difenderci». Le porte blindate è come se non ci fossero. «Ci hanno detto che le serrature che abbiamo hanno ormai una sicurezza del 30 per cento e che riescono ad aprirle con facilità – sfogano l’ansia in via dell’Artigliere –. Le razzie sono all’ordine del giorno». Chi vuole sbizzarrirsi a vedere come opera il ladro con il grimaldello bulgaro può trovare nel web anche i video dedicati. In poche parole, è un doppio strumento (tensore e chiave morbida, quest’ultima con denti mobili) con il quale si riesce a “mappare” la serratura di un portone blindato. Una volta riprodotta la chiave, si può tornare, per entrare in casa indisturbati. Risultato: case svaligiate senza nessun segno di effrazione. Per contrastare il grimaldello che viene dall’Est sono necessarie serrature d’avanguardia: pare che costino 600 euro l’una, ma almeno offrono una barriera.(c.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto