La mostra contro le guerreviolata da simboli nazisti
Svastiche, croci celtiche e una parolaccia sui pannelli della mostra MediTerrore, il terrore e gli errori delle guerre nel Mediterraneo ad Aviano. A tracciarle mani ignote tra sabato e domenica. Scritte inneggianti a Mussolini e Lega Nord sono state poi trovate a Marsure, forse segnate dalle stesse mani. Dalle polemiche sulla mostra a cielo aperto nelle scorse settimane si è dunque passati agli atti di vandalismo.

AVIANO.
Svastiche, croci celtiche e una parolaccia sui pannelli della mostra “Medi Terrore, il terrore e gli errori delle guerre nel Mediterraneo” ad Aviano. A tracciarli sono state mani ignote tra sabato e domenica. Scritte inneggianti a Benito Mussolini e alla Lega Nord sono state trovate a Marsure, vergate probabilmente dalle stesse persone. Dalle polemiche suscitate dalla mostra a cielo aperto nelle scorse settimane, si è così passati agli atti di vandalismo.
La mostra è composta da quattordici pannelli di grandi dimensioni esposte in piazza e lungo la recinzione delle scuole elementari di Aviano. Quattordici fotografie scattate in diversi scenari di guerra: Kosovo, Israele, Libano e Iraq. A realizzarle il fotoreporter Pier Paolo Cito, della Associated Press di New York, candidato al premio Pulitzer nel 2007. È una mostra inserita nel percorso di
Salam Shalom
: sono immagini di quotidianità nella guerra e lo scopo della rassegna è proprio quello di far riflettere su questo tema.
Ieri mattina la sgradita sorpresa: su alcuni pannelli, la notte precedente, una mano o più mani ignote avevano tracciato svastiche, croci celtiche e una parolaccia. Una delle croci uncinate era stata sovrapposta a una delle immagini. Probabilmente i vandali hanno scelto le foto delle scuole non a caso: quelle in piazza, infatti, sono sotto le telecamere di palazzo Bassi, che avrebbero potuto riprendere tutto.
Nella stessa notte altre scritte inneggianti al duce e alla Lega Nord sono state trovate a Marsure di Aviano. In paese ne sono certi: la mano è stata la stessa, anche se spetterà ai carabinieri della locale stazione, che ieri mattina hanno effettuato i sopralluoghi alla mostra e a Marsure, cercare di dare un nome al o ai vandali.
La mostra aveva suscitato molte polemiche nelle scorse settimane: immagini troppo “forti”, secondo alcuni cittadini, che avevano telefonato in Comune per protestare, e secondo il gruppo consiliare di Forza Italia che aveva presentato un’interrogazione. «Il nostro obiettivo era fare riflettere sulla guerra - era stata la replica del sindaco Stefano Del Cont Bernard - e questi segnali dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto».
In occasione dell’analoga mostra realizzata in altre città non si erano mai verificati problemi. «La rassegna non è legata politicamente a un settore, nè tantomeno a uno Stato - ha spiegato l’autore Pier Paolo Cito -, perchè ci sono foto scattate in Israele, Palestina e Iraq». Non vuole minimizzare quanto accaduto, ma sottolinea che «non credo neanche che sia un segnale politico. Sono azioni di una persona che non ha niente di meglio da fare. Mi dispiace per chi le ha fatte perché sono lontano da questo modo di agire, ma dispiace anche per chi la mostra l’ha organizzata».
Donatella Schettini
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