La maxi-eredità di Michele Volpe va tutta in beneficenza

Ci sono anche i terremotati dell’Abruzzo e la Fondazione Renati di Udine tra i beneficiari della prima tranche di quote della maxi-eredità che Michele Volpe, nelle proprie volontà testamentarie, ha destinato a opere in favore dell’infanzia: un lascito da oltre due milioni e mezzo di euro.
UDINE.
Ci sono anche i terremotati dell’Abruzzo e la Fondazione Renati di Udine tra i beneficiari della prima tranche di quote della maxi-eredità che Michele Volpe, nelle proprie volontà testamentarie, ha destinato a opere in favore dell’infanzia. Un lascito da oltre due milioni e mezzo di euro che l’associazione “Sorelle Masolini” di Udine ha cominciato a distribuire, in Italia e all’estero, come disposto dal benefattore udinese, scomparso nel 2002. Calcolatrice alla mano, fino a ora il sodalizio ha erogato 999 mila 632 euro.


Il punto sulla distribuzione del denaro è stato fatto dal presidente dell’associazione, Guido Repetti, che, assieme ai consiglieri don Luigi Gloazzo, direttore pro-tempore della Caritas di Udine, ed Evaristo Ricci, lontano parente del benefattore, sono impegnati dal 2005 a gestire il rilevante lascito. «Desidero che le opere di beneficenza siano devolute in favore dell’infanzia, attraverso adozioni a distanza. Desidero che le opere di beneficenza siano fatte non a nome mio, ma a quello di Masolini Gemma, Egle, Elda ed Erma»: così recitava la disposizione testamentaria. E così è stato fatto. L’elenco dei beneficiari spazia praticamente in quattro continenti.


In regione, a godere del buon cuore del munifico benefattore, fino a ora sono stati due enti. Da una parte, la “European school for maternal, newborn, child and adolescent health”, con sede all’ospedale “Burlo Garofalo” di Trieste, alla quale sono stati devoluti 180 mila euro come contributo per la formazione di personale medico e paramedico proveniente da Paesi in via di sviluppo. Dall’altro, c’è la Fondazione “Filippo Renati” di Udine: l’associazione ha deciso di acquisirne la qualità di socio fondatore, attraverso l’erogazione di un contributo destinato alla costruzione di un asilo nido. «L’iniziativa – ha spiegato il presidente Repetti – ha lo scopo di perpetuare anche nell’ambito locale il nome dell’associazione “Sorelle Masolini”».


Sensibile alle emergenze nazionali, il sodalizio ha individuato nel terremoto dell’Abruzzo un altro destinatario ideale. E così, 200 mila euro sono stati utilizzati per la costruzione, a Barete, Comune colpito dal sisma dell’aprile del 2009, di un asilo. L’inaugurazione è attesa in marzo. Fuori dai confini nazionali, la prima parte del lascito ha preso la strada di diversi Paesi. A cominciare dall’Etiopia, alla quale sono stati inviati 250 mila euro per la ricostruzione della scuola elementare di Elwaya, in Borana, con la costruzione di un ostello per bambini e uno per bambine. L’opera sarà ultimata in giugno. «Elwaya – ha spiegato Repetti – si trova in una zona di pastorizia itinerante. Per frequentare la scuola, quindi, gli alunni devono anche soggiornarvi. L’intervento comprende anche la costruzione di una rete di rifornimento idrico e la formazione di personale per promuovere l’educazione sanitaria e per la manutenzione della struttura».


Altri contributi sono andati a un orfanotrofio in Bulgaria, per la costruzione della centrale termica e l’impianto di riscaldamento (60 mila euro), a un orfanotrofio in Bosnia (20 mila), a un collegio per bambini in Argentina (10 mila), a un asilo in India (15 mila), all’associazione “Don Gnocchi”, per un centro di assistenza per bambini in Bosnia (20 mila) e al progetto “Dream” (Hiv) dell’associazione “Sant’Egidio” (20 mila). Inoltre, sono stati acquistati mezzi di trasporto per bambini portatori di handicap in Zambia (20 mila euro), per bambini malati in Kenia (25 mila) e per bambini in Burundi (30 mila). Per il futuro, “Sorelle Masolini” conta di partecipare alle spese per la costruzione di un asilo nella zona nord-occidentale del Camerun, di contribuire alla realizzazione di un asilo in Congo Brazaville e di erogare in tre anni un contributo di 75 mila euro a un’associazione operante nel quartiere di Scampia (Napoli), per il sostegno a bambini in stato di disagio in età scolare.


Alfredo Longo

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