La lezione dell'imprenditore: «Ecco perché dopo il Covid ho regalato due mesi di affitto»

Nelo Cattarossi aveva donato le mensilità a un’esercente: «Per me è stato normale fare quel gesto dopo il periodo di lockdown» 

UDINE. Un imprenditore diverso, un imprenditore d’altri tempi. Lui, che il duro lavoro l’ha conosciuto fin da ragazzo, lui che ogni ora della giornata la impiega ancora oggi – che di anni ne ha 89 – per progettare, ideare, raggiungere nuovi traguardi («perché pensiamo a quante ore sprechiamo senza far nulla e quanto potremmo realizzare in quel tempo» dice). Il modo di fare impresa di Nelo Cattarossi, di Pasian di Prato, è diverso dagli altri. Non è fatto solo di tagli ai costi, personale compreso, e richieste di contributi. È fatto di visione, di sogni, di obiettivi. E di investimenti materiali e sulle persone. Già, perché lui nei rapporti umani, nella correttezza, nel saper lavorare bene, ci ha sempre creduto. Eccome.



Per questo ha deciso di sostenere sia durante il lockdown sia in fase di riapertura Stefania Masini che da oltre 20 anni gestisce il negozio di bomboniere, gioielli e idee regalo “Stefi” di via Poscolle di cui lui è proprietario. E così lo scorso 16 luglio le ha regalato per il suo compleanno due mesi di affitto. “Maggio e giugno bonificati” si leggeva nel biglietto di auguri che lui stesso le ha consegnato di persona. «Per me è stato normale fare quel gesto – racconta oggi –, un gesto che anche molti altri dovrebbero fare. Stefania si è sempre dimostrata una persona eccezionale da un punto di vista umano e lavorativo. Per me era scontato, direi, aiutarla in un periodo in cui a causa del coronavirus era stata costretta a chiudere. Era giusto per me dimostrarle la mia vicinanza, perché più dell’incasso vale la persona». E così ha fatto. Le lacrime di commozione e di gratitudine di Stefania gli hanno toccato il cuore. «Ma non ho fatto nulla di eccezionale – ribadisce –, per me è stata una cosa normale».

Determinato, come lo è sempre stato prima da dirigente di una industria dolciaria, poi in prima linea nella compravendita immobiliare. Attento alle esigenze degli altri, abituato a sognare e a lottare per raggiungerli gli obiettivi. Così come ha fatto nel borgo Cjastelut a Orgnano di Basiliano quando decide di scendere in campo nel settore della costruzione edile. Lui che desiderava abitare in una casa nascosta nel verde con il panorama delle montagne all’orizzonte investe e realizza un parco da abitare, un borgo residenziale con un intervento urbanistico unico. «Amo le sfide – afferma – e il fatto di aver condiviso questo sogno con i miei figli Nicola e Patrizia mi rende davvero felice. L’ho coltivato per anni finalmente l’ho raggiunto ed è diventato realtà. Ci vuole entusiasmo, determinazione e bisogna avere le idee ben chiare nella vita. Bisogna crederci fino in fondo e non mollare mai». Rimboccarsi le maniche sempre, spiega. «Anche se da giovane non avevo nemmeno quelle da rimboccare» dice scherzando. Guardando sempre al futuro. «Anche a 89 anni, non bisogna mai fermarsi, mai stare fermi, mai smettere di avere dei sogni». —

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