La grande alluvione a Pordenone: il nostro viaggio nei luoghi e nelle storie ferite dall’acqua
Quei giorni di fine novembre del 2002 abitano ancora nella memoria di tutti. L’acqua risalita fino al municipio, la Santissima ricoperta per tre quarti, pordenonesi immersi fino alle spalle per salvare altri pordenonesi e strapparli alle acque di Meduna e Noncello. Lo speciale, 20 anni dopo

Gli anni passano, come le maree, e portano con sé persone e storie. Ci sono, però, persone e storie che cavalcano le onde del tempo. Protagonisti e fatti che entrano nel vissuto di una città e ci rimangono per sempre. A Pordenone le alluvioni, le “montane” per dirla alla maniera dei nostri nonni, si ripetono dai secoli passati.
Due di questi eventi, però, abitano ancora nella memoria di tutti: quello del 1966 e quello del 2002. L’acqua risalita fino al municipio, la Santissima ricoperta per tre quarti, pordenonesi immersi fino alle spalle per salvare altri pordenonesi e strapparli alle acque di Meduna e Noncello.
Il 25-26 novembre ricorrono i vent’anni dalla grande alluvione del 2002 e, come Messaggero Veneto, abbiamo sentito forte il dovere di essere nuovamente parte attiva della storia del nostro territorio. Se allora documentammo, informammo, aiutammo per quanto possibile a diffondere notizie utili alle persone, oggi sentiamo forte il desiderio di dire loro grazie. Che quello che fecero in quei giorni i soccorritori e i danneggiati che riuscirono a risollevarsi Pordenone non l’ha dimenticato. Ecco il nostro speciale multimediale
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