La giunta taglia le partecipate, previsto un incasso di 6 milioni

È stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Finanze, Francesco Peroni, il piano di revisione straordinaria delle società a partecipazione pubblica
UDINE. È stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Finanze, Francesco Peroni, il piano di revisione straordinaria delle società a partecipazione pubblica che verrà ora trasmesso alla Corte dei Conti e al dipartimento del Tesoro.


È la legge a prescrivere alle pubbliche amministrazioni di provvedere, entro il 30 settembre, a una revisione straordinaria delle partecipazioni possedute alla data del 23 settembre 2016. Per la Regione questo provvedimento di ricognizione costituisce un aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione, cui è seguita, l’approvazione degli indirizzi di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali indirette tramite enti. «Questo piano – spiega Peroni – prosegue il percorso intrapreso due anni fa, costituendone una sorta di sviluppo».


Le novità rispetto alla razionalizzazione del 2015 riguardano, in primo luogo, la limitazione della ricognizione esclusivamente alle partecipazioni societarie, con esclusione di quelle in enti di natura non societaria. In secondo luogo, vi è stata un’ulteriore limitazione del raggio di scrutinio alle partecipazioni societarie comprese nel perimetro di applicazione del testo unico. In particolare, sono state escluse dalla revisione straordinaria la partecipazione in Mediocredito e quella in Elettra Sincrotrone Scpa. Costituisce invece un’estensione del raggio di azione l’inclusione delle partecipazioni societarie indirette di terzo livello.


Infine, altra novità della ricognizione e revisione odierna sta nell’aver dovuto prendere in esame le partecipazioni recentemente acquisite, nell’ambito del processo di soppressione delle Province (Autovie Venete e Ucitl), nonché quelle pervenute alla Regione dalla controllata Agemont (Asdi del coltello, Legnolandia, Open Leader). Sulla base di questi criteri, le partecipazioni per le quali è richiesta l’alienazione delle relative quote sono: Società delle autostrade Serenissima, Veneto Strade, Caf interregionale dipendenti, Friulia Veneto sviluppo, Bic incubatori Fvg, Uirnet, Aeroporto Duca D’Aosta di Gorizia, Comet scrl, Fabbrica modello di Pordenone, Friulmont e le tre citate partecipazioni già detenute da Agemont. La stima del ricavo derivante dalle operazioni di cessione ammonta a circa 6 milioni di euro complessivi.


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