La Gerussi compie 60 anni, Bolzonello: «Un esempio»

Il vicepresidente alla Regione alla festa della ditta dell’ex sindaco. «Il futuro delle imprese è nell’innovazione, mantenendo le radici nel territorio»

SPILIMBERGO. «Il futuro sta nelle mani dei giovani ai quali il titolare ha lasciato le redini dell’azienda: per poter competere a livello globale occorre sapersi innovare in continuazione, cosa che questa ditta ha fatto, mantenendo comunque salde le radici nel territorio di appartenenza».

Lo ha affermato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenuto ieri alla cerimonia per i sessant’anni della ditta Gerussi di Spilimbergo. Erano presenti i consiglieri regionali Armando Zecchinon, Elio De Anna e Claudio Violino, il vicesindaco Enrico Sarcinelli, e il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo.

L’azienda. L’azienda, ora guidata da Alessio e Alda, figli del titolare Alido, ex sindaco ed ex presidente della Scuola mosaicisti del Friuli, realizza impianti per la cardatura e imbottitura. Ad avviare l’attività nel 1957 il padre di Alido, Quinto, in una bottega in piazza Borgolucido. L’attività si spostò dapprima a Dignano quindi a Cisterna, dove Alido lavorò col padre sino al 1971; in quell’anno uscì dalla ditta di famiglia per avviarne una di proprietà, a Turrida di Sedegliano, sempre nello stesso settore.

Quindi il ritorno a Spilimbergo nel 1985, con l’insediamento nella zona artigianale, sede dell’attuale stabilimento produttivo, dove sono impiegate una quindicina di persone.

Nel 1990 accanto all’attività principale, venne avviata una seconda ditta per il rifacimento dei materassi ospedalieri. Alido Gerussi è rimasto alla guida dell’azienda sino al 1993, anno in cui lasciò il timone ai figli per dedicarsi all’attività amministrativa. Attualmente l’impresa si occupa anche della realizzazione di macchinari per l’imbottitura di capi di abbigliamento: i mercati principali sono Stati Uniti, Cina ed Europa.

Le nuove sfide. Come evidenziato da Bolzonello, le caratteristiche dell’azienda familiare spilimberghese racchiudono due degli elementi fondamentali e necessari per vincere le nuove sfide di mercato. «Sessant’anni di attività sono un traguardo importante per una ditta che ha saputo sempre rinnovarsi e guardare al futuro – ha osservato – Quella tratteggiata da Gerussi è la storia della piccola e media impresa presente in Friuli Venezia Giulia, che ora, però, si trova di fronte a un cambio di paradigma.

Per competere a livello globale è necessario puntare sull’innovazione, un passaggio senza il quale si rischia di venire spazzati dal mercato». Ha quindi ricordato l’importanza della digitalizzazione e dei cosiddetti processi 4.0 (fabbrica di quarta generazione, automatizzata e interconnessa), «sui quali si devono necessariamente misurare i giovani». «Non per questo – ha aggiunto – va dimenticata la capacità di mantenere salde le radici nel proprio territorio». Bolzonello ha consegnato ad Alessio e Alda Gerussi una targa della Regione per il traguardo raggiunto.

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