La Fortezza si trasforma nel regno dell’Heavy metal

Oltre seicento fan da tutta Italia e dall’estero per ascoltare la band dei Trivium Grande successo del parco del Castello. Nessun incidente. Gli ultimi concerti
Bumbaca Gorizia 23_08_2017 Concerto TRIVIUM Festival Ciao Luca Gradisca © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 23_08_2017 Concerto TRIVIUM Festival Ciao Luca Gradisca © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
GRADISCA. Gradisca con il Parco del Castello, ha vestito per un giorno i panni di capitale italiana della musica heavy. Bilancio positivo per l’atteso concerto-evento dei Trivium, la band statunitense che ha scelto il CiaoLuca Festival per l’unica data nella Penisola del tour mondiale a supporto dell’ultimo disco Silence in the Snow. Sono stati poco piu’di 600 i ragazzi provenienti da tutto il Belpaese, ma anche dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia, che hanno raggiunto la cittadina isontina sobbarcandosi anche centinaia e centinaia di chilometri pur di non perdersi l’esibizione dei propri idoli. Una prova superata anche per gli organizzatori dell’associazione Totem, una squadra di volontari e amici che da sedici anni organizzano una maratona sonora in ricordo di Luca Zorzenon, un giovane gradiscano scomparso nel 2001.


Ingenti le misure di sicurezza affinché il concerto potesse svolgersi nella massima tranquillità, anche in base alle recenti, severe disposizioni che costringono spesso gli organizzatori a salti mortali e ingenti spese organizzative . Ma alla fine tutto è andato liscio ed a farla da padrona, ancora una volta, è stata la musica. Il “live” dei Trivium è stato organizzato dai volontari di Totem con la partnership di Zenit srl, degli assessorati alla Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Gradisca, di Fondazione Carigo e con la collaborazione di svariati enti ed associazioni gradiscane quali Protezione Civile, Gradisca è, Agesci. I fan piu’accaniti della band di Orlando, Florida, sono apparsi nel parco della Fortezza addirittura al mattino. Piuttosto bassa l’età media, sicuramente al di sotto dei trent’anni, corna al cielo e tanto sano “headbanging” a sottolineare i giri di chitarra piu’massicci e aggressivi. Hanno atteso tranquillamente l’apertura dei cancelli – il concerto era a pagamento– nonostante il gran caldo pur di conquistarsi da subito un posto nelle prime file.


«Non conoscevo Gradisca – raccontava a ora di pranzo una ragazza toscana iscritta al fan club dei Trivium – Abbiamo fatto un giro in centro e ci sembra una cittadina estremamente accogliente. La location del castello è molto suggestiva, forse un po’piccola per una band di successo come loro, ma dall’altro lato avremo la possibilità di goderceli da vicino, in maniera piu’intima. Sarà molto interessante». Non solo Friuli e Veneto fra i fan accorsi in città, dunque, ma anche ragazzi toscani, emiliani e persino dalla Liguria. Buona anche la rappresentanza austriaca, da Villaco e Klagenfurt: un folto gruppo di ragazzi che ha pernottato in città.


«Davvero a organizzare un evento del genere sono stati solo dei volontari? – si chiedeva stupito Georg a fine concerto –Da noi in Carinzia sarebbe impensabile. Concerti cosi grossi sono una rarità, dobbiamo spostarci in Italia e Slovenia oppure raggiungere Vienna e Innsburck». Loro, i Trivium, padrini del metalcore/new wave of american heavy metal, hanno sciorinato un autentico best of della loro ormai piu’che quindecennale carriera interagito con il pubblico, forse sorpresi dall’essersi trovati in un contesto piu’intimo e su un palco meno faraonico rispetto a quello cui sono solitamente abituati. E per i piu’fortunati a fine concerto anche la possibilità di trascorrere qualche minuto con i propri idoli fra selfie e autografi su dischi e felpe. Il memorial musicale dedicato a Luca Zorzenon non si è esaurito con l’evento dedicato ai Trivium: venerdi e sabato altre due serate ad ingresso gratuito. Questa sera quattro band sul palco, all’insegna di rock, reggae e dub (Marasma, Artemisia, Laikadog e R. esistence in Dub), e gran finale sabato con un altro appuntamento storico, l’approdo al Parco del Castello dei giganti del metal teutonico Rage.


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