La chiesa di Santa Maria rimessa a nuovo

Sono stati spesi 177 mila euro per sistemare la copertura e consolidare i muri portanti

VISCO. Sono soddisfatti i vischesi dei lavori di restauro della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Maggiore. Una nuova rampa per l’accesso anche da parte di diversamente abili, ma anche di genitori e nonni con carrozzine e passeggini assieme ad un aspetto rinnovato delle facciate che nasconde, dietro all’estetica del nuovo intonaco, un consolidamento dei muri e un risanamento dall’umidità.

I lavori hanno comportato un costo di 177 mila euro e hanno portato anche alla sistemazione della copertura nonché alla risistemazione e al recupero della torre campanaria sistemata sia per quanto concerne la copertura che nella stessa struttura muraria. I lavori sono stati illustrati ai fedeli dall’architetto Roberto Ferigutti, il quale, assieme al parroco, don Giorgio Longo, ha illustrato l’iter sia burocratico che operativo.

L’architetto ha spiegato l’intervento: dalle tecniche per l’intonacatura, ovviando al problema dell’umidità al rifacimento della copertura evitando di lasciare aree scoperte nel corso dei lavori per non mettere a rischio gli splendidi dipinti della volta.

Nel sottotetto sono stati ripristinati i percorsi di servizio e nel campanile si è provveduto alla pulizia degli intonaci, ripristinandoli e intervenendo anche nella struttura del tamburo. Non sono mancati gli interventi anche all’orologio.

Durante i lavori si è provveduto a riportare alla luce l’antica versione in numeri romani. Diverse sono state le ditte coinvolte nei lavori: Reginato srl per le opere murarie, Elettrica Isontina per l’impianto elettrico e l’illuminazione esterna e Fracaros srl per i serramenti entrambe di Romans d’Isonzo, Solari Roberto di Ovaro per l’orologio e Pilosio snc di Tricesimo per i lavori di falegnameria.

Da parte del parroco don Giorgio c’è stato anche il ringraziamento verso tutti coloro che, volontariamente, hanno mantenuto pulita e decorosa l’area della chiesa durante i mesi del cantiere.

Gessica Mattalone

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto