La chiesa di San Giorgio torna ai fedeli di Brazzano

Dopo due anni di restauro riaperto al pubblico l’edificio religioso simbolo della frazione Don Paolo Nutarelli: «C’è un legame particolare tra questo luogo e gli abitanti del posto»
Di Matteo Femia

NS. Una chiesa tornata ai suoi fedeli, proprio nel giorno del patrono. Come ha ricordato nel discorso di apertura il parroco monsignor Paolo Nutarelli, San Giorgio cade il 23 aprile, ma è nella giornata del 25 che storicamente la comunità di Brazzano festeggia il proprio Santo protettore, perché è in questa data che avvenne la consacrazione della chiesa sul monte.

E proprio in quella data, ieri, dopo due anni di lavori, la caratteristica struttura è stata riaperta ai fedeli con una messa concelebrata da don Paolo e da don Fausto Furlanut.

Tanti i brazzanesi che non sono voluti mancare all’avvenimento. Un signore in là con gli anni è salito con la propria auto fino al colle dove si trova la pieve, solo per guardarla pochi minuti nel suo rinnovato splendore: «Sono legatissimo a questa chiesa», spiega tornando alla propria vettura dopo i discorsi inaugurali, «sono voluto salire fin qui per rivederla dopo tutti questi anni».

E il forte legame che la frazione ha con San Giorgio è stato testimoniato anche nelle parole usate da don Paolo Nutarelli: «C’è un sapore particolare, oggi, nella riapertura di questa chiesa tanto cara agli abitanti del luogo», ha ricordato ai presenti, «un grazie particolare va all’architetto Giulio Valentini che ha seguito in prima persona l’opera di rimessa a nuovo. Un pensiero speciale, poi, va a Franco Delia, che dopo aver fatto tanto per la comunità parrocchiale di Brazzano oggi sicuramente dal cielo ci starà guardando col sorriso nel rivedere finalmente riaperta San Giorgio».

Presente alla cerimonia, allietata dalle voci del coro parrocchiale di Brazzano diretto dal maestro Aldo Lipone, anche la vicesindaco Lucia Toros. «Siamo molto felici di aver contribuito a riaprire questa chiesa con le risorse messe a disposizione: il lavoro è stato eseguito in tempi celeri dal momento in cui è stato possibile metterli a disposizione. Altri interventi sono stati svolti negli anni recenti in altre strutture ecclesiastiche cormonesi: riqualificare questi siti è il modo più giusto per prendersi cura del territorio con le forze e le disponibilità che abbiamo. È un patrimonio che si conserva a lungo nel tempo: l’auspicio è che questa collaborazione tra parrocchia, municipalità e comunità permangano nel tempo anche in futuro».

Al termine della messa celebrata nella chiesa di San Giorgio si è svolto un breve momento conviviale negli spazi attigui alla chiesa.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto