La casa a ponte sulla strada Abitanti “minacciati” dai Tir
SACILE. Sbadati al volante ancora in transito in via Geromina: hanno “strisciato” di nuovo la casa con le pareti e finestre a ponte sulla strada. I residenti sussultano ogni volta che passa un camion quando sfiora quello che è il loro pavimento. Il muro dell’arcata è di nuovo graffiato e scrostato nei due sensi di marcia: a pochi mesi dal riatto che era partito sette mesi fa. Chi pagherà i danni?
La strada sotto casa. L’edificio costruito intorno alla strada o viceversa (i ricordi degli anziani sono opposti a Sacile) sembra un caso copia-incolla dalla Cina, dove ci sono palazzi e villette che hanno giardini e pergolati attraversati da autostrade e bretelle viarie. I cinesi resistono e rivendicano il sacrosanto diritto di proprietà e di sicurezza, ma a Sacile in via Geromina, la segnaletica dei divieti in altezza non è sempre rispettata dai mezzi pesanti. L’ha segnalato per primo Vittorio Mella ambientalista attento ai casi estremi sul territorio.
La stranezza. «Chi abita nella casa-ponte sente i colpi che arrivano dalla strada dove sfrecciano i Tir e le strisciate dei camion contro l’edificio e recita una preghiera». Mella ha fatto un sopralluogo. «I residenti sono persone normali – dice –. Non sono tranquilli perché temono lo schianto contro il muro e il sottopasso: ingoiano la paura e sperano che non crolli la casa». Prima della zona artigianale del polo di San Odorico si vede l’arcata che attraversa due strutture abitative. I cartelli tappezzano il varco, ogni tanto si apre una finestra e qualcuno si fa il segno della croce. La somma dei danni all’arcata potrebbe essere addebitata al Comune di Sacile? Se lo chiedono in via Geromina.
Gli sbadati. «Il divieto è quello di non superare 2 metri e 60 centimetri – aggiunge Mella –. L’ultimo mezzo che si è incastrato e ha bloccato la circolazione è stato nel 2013, ma tutti i giorni e di notte ci sono patemi d’animo. Molti autisti strisciano e si dileguano». I residenti lottano contro le leggi fisiche. «Il residente in via Geromina 32, a fianco della giuntura di mattoni colpita dai veicoli, l’ha sistemata a fine 2014 – ha ricordato l’ambientalista –. Chiudere la strada al passaggio veicolare sarebbe un miracolo».
La sicurezza. «Serve una telecamera». La videosorveglianza potrebbe essere un deterrente per scongiurare le strisciate e il rischio di trovarsi con il muso di un furgone in cucina o camera da letto.
I camion passano dall’area industriale alla Strada Camolli: direzione autostrada, distretto del mobile, o isola ecologica. «Cambiare le abitudini – insiste Mella – al volante, grazie».©RIPRODUZIONE RISERVATA
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