La cartiera chiede il concordato

Rivignano, la crisi dell’azienda verso una svolta grazie a una cordata veneta

RIVIGNANO. Nuovi sviluppi nella crisi della Cartiera di Rivignano. La storica azienda, infatti, ha fatto istanza per richiedere il concordato. Dopo due anni in cui versava in uno stato di crisi, ora per la ditta la svolta potrebbe arrivare grazie a una cordata di imprenditori veneti. Al momento si procederà con l’affitto del ramo d’azienda della cartotecnica. «Una volta che ci sarà l’omologazione del concordato e i presupposti del mercato – hanno spiegato Paolo Morocutti di Slc-Cgil e Stefano Di Fiore di Fistel Cisl - si potrà riavviare anche la cartiera. Speriamo che questo possa avvenire al più presto». Per quanto riguarda la cartotecnica, dopo le trattative sindacali, gli esuberi sono diminuiti da 23 a 17 e, dunque, essa sarà riavviata con 32 dipendenti. «Non avendo più a disposizione ammortizzatori sociali – continuano i sindacati - è stata richiesta la cassa in deroga regionale che scade il 31 dicembre. Si spera che l’ammissione al concordato arrivi prima per avviare la cassa integrazione straordinaria sia per le eccedenze della cartotecnica sia per i 18 lavoratori della C»artiera».

Ieri mattina si è svolta un’assemblea con i lavoratori proprio per illustrare i nuovi sviluppi. È a loro che i sindacati vogliono rivolgere un particolare ringraziamento «per la grande dignità mostrata durante l’incontro e nella firma degli accordi personali». Una crisi quella che ha colpito l’azienda che ha rappresentato un duro colpo per l’intero territorio. Si tratta del resto di una realtà fino a due anni fa solida dove si produceva carta ormai da tre generazioni con una grande varietà di prodotti.

Viviana Zamarian

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