La Carnia piange Piacquadio, direttore delle Poste e patron del Timaucleulis

Aveva 82 anni ed era malato. In Carnia dal 1961, a Timau gestì il bar “al Centro” e fu anche segretario della latteria sociale

PALUZZA. La comunità di Timau (Paluzza) piange Donato Piacquadio. L’82enne è morto il 26 dicembre a causa di una malattia.

Nato a San Marco La Catola, in provincia di Foggia, si era trasferito in Carnia nel 1961 per arrivare l’anno dopo nella Val Bût, conoscendo qui Diana che è diventata la compagna di una vita e madre dei loro due figli, Luca, attuale direttore del Museo della Grande guerra di Timau ed Alessandro, presidente del Timaucleulis calcio. Fermatosi in pianta stabile nella comunità timavese per oltre vent’anni, è li che ha coltivato le sue grandi passioni e affetti lavorando come direttore dell’ufficio postale.

Trasferitosi negli anni Ottanta con la famiglia a Tolmezzo, dove tutt’ora risiedeva, nel 1984 è diventato direttore degli uffici postali dapprima ad Ampezzo e poi a Villa Santina, concludendo l’onorata carriera nella sede di Gemona. Appassionato di calcio e della Juve, seguiva da anni la società calcistica del Timaucleulis collaborando e facendo da corrispondente negli anni ’70-’80, per il Messaggero Veneto e il Gazzettino nelle cronache sportive del carnico e anche d’incontri importanti in Regione.

«Un uomo fatto per stare in compagnia – racconta il figlio Alessandro –, amava tutte le situazioni in cui c’era convivialità e vita. Sapeva farsi benvolere e ha lasciato una traccia di simpatia al suo seguito. Ha avuto tra le altre cose, anche la gestione del bar “al Centro” a Timau e ha potuto coltivare la grande passione per il calcio e quella per le carte, soprattutto tresette e briscola. Equilibrato e rispettoso non offriva mai giudizi, ne dava adito a critiche o questioni, per lui contava stare in armonia».

«Si era inserito con un’eleganza e una simpatia esemplari qui nella nostra piccola comunità – racconta con enfasi il sindaco di Paluzza Massimo Mentil –, oltre al ruolo di direttore della posta, si era impegnato anche nella gestione dell’albergo “al Turista” dagli anni ’60 agli anni ’80 ed era stato segretario della latteria sociale di Timau. Attivo e fantasioso lavoratore, non mancava mai di attingere buon umore dalla sua indole socievole. Lo saluto da amico e gli rivolgo un pensiero di gratitudine per come ha saputo diventare un membro onorario e amato dai timavesi. Mai volgare o malizioso, era in grado di spegnere ogni discussione inutile con la forza dell’ironia. Che dire – specifica – c’è urgenza di gente misurata e discreta, dobbiamo fare tesoro dell’esperienza di persone come Donato». I funerali si terranno domani alle 14 nella chiesa di Santa Gertrude a Timau. —

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