Krepapelle chiuso, la protesta dei titolari

I proprietari contro la sospensione della licenza: «Assunti 5 vigilantes: certe situazioni sono imprevedibili»

Christian Seu

I proprietari della discoteca Krepapelle ritengono «ingiusto» il provvedimento di sospensione della licenza per sette giorni, dal 22 al 29 dicembre, disposto dal questore di Udine, Alfredo D’Agostino.

A far scattare la misura, quanto accaduto all’interno e all’esterno del locale di via Tavagnacco: dentro, come spiegato dai titolari, «due ragazze hanno iniziato a discutere e pochi istanti dopo una ha nebulizzato spray irritante, intossicando decine di avventori».

Fuori (ed è per questo motivo che le Volanti erano intervenute) un ragazzo di 17 anni si è sentito male per bevuto alcolici nell’area dei parcheggi.

«La chiusura rischia di pregiudicare l’intera stagione, sia per l’impossibilità di svolgere due serate già programmate, nell’importante periodo natalizio, sia per il danno all’immagine che ne deriva», spiega l’avvocato Massimiliano Sinacori, che segue le vicende della discoteca da una quindicina di anni (la discoteca è aperta dal 2004).

Il legale, a cui anche in questo caso è affidata la difesa, riferisce che da sempre si è collaborato con le forze dell’ordine, «nella convinzione di lavorare per un medesimo obiettivo, cioè un divertimento senza eccessi.

Già nel 2010 ad alcuni episodi verificatisi all’esterno del locale erano seguiti incontri con l’amministrazione, concordando di assumere alcuni vigilantes e contattare le forze dell’ordine se la presenza degli stessi non risultasse sufficientemente dissuasiva».

Per la proprietà fatti come quello accaduto domenica «sono impossibili da prevedere e prevenire: il personale ha immediatamente aperto le porte e esortato tutti ad uscire, indicando alle forze dell’ordine le persone coinvolte nell’alterco.

Non si comprende quale comportamento sia addebitabile al personale della discoteca; la nebulizzazione dello spray da parte di una ragazza è stata tanto imprevedibile quanto improvvisa e il personale è tempestivamente intervenuto per evitare conseguenze peggiori».

I vertici della discoteca tengono a precisare che l’ingresso è consentito solo a chi ha già compiuto 16 anni (nonostante sia normativamente previsto il diritto di accesso per gli over 14), e ai minori di anni 18 che accedono alle feste viene fatto indossare un braccialetto colorato, che facilita il personale a non servire alcolici.

«Non è possibile per i vigilantes privati svolgere funzioni di polizia: ci sarebbe tutto l’interesse a sequestrare l’alcol nelle auto private, allontanare i gruppi di giovani che vagano per le vie cittadine, quando prossimi alla discoteca», concludono.

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