La notte dei krampus: in Valcanale torna la magia antica tra fuochi, campanacci e San Nicolò

Dal 5 all’8 dicembre il Tarvisiano si prepara alle uscite dei diavoli alpini: tradizione secolare, fascino intatto e un programma ricchissimo di sfilate. Per i bambini della valle è la notte più attesa dell’anno

Alessandro Cesare

C’è un filo comune che da secoli ormai unisce le genti delle regioni alpine europee, dal Nord Est d’Italia all’Austria, dalla Slovenia alla Germania fino all’Ungheria. È la tradizione dei krampus, figure demoniache che raggiungono i fondovalle in prossimità della stagione invernale. In Valcanale il loro arrivo, insieme alla figura di San Nicolò, l’unico che riesce a tenerli a bada, coincide con il 5 dicembre, all’imbrunire.

Un appuntamento molto atteso in valle, soprattutto dai bambini, con il krampus che diventa una figura capace di valutarne i comportamenti tenuti nell’arco dell’anno, “puneando” i più monelli con qualche bacchettata e premiando i più ubbidienti. Fino a qui la tradizione, che ha un epilogo il 6 dicembre nella frazione di Coccau, quando i diavoli impellicciati, insieme a San Nicolò, vengono accolti nella chiesa dedicata proprio a quello che fu il vescovo di Myra.

Negli ultimi decenni molte cose sono cambiate, i gruppi krampus, che hanno il merito di tenere uniti giovani e meno giovani nella preparazione delle uscite, si sono moltiplicati e in diversi ormai lasciano la Valcanale per partecipare a sfilate nelle regioni contermini. Qualcuno si spinge oltre, usando maschere e vestiti per finalità che poco o nulla hanno a che vedere con la tradizione, facendo storcere il naso a chi, in valle, resta legato solo alla data del 5 dicembre. Fondamentale però, al di là dei diversi modi di vivere e intendere l’evento, è che nessuno sia riuscito a scalfirne il fascino, con migliaia di persone che ogni anno raggiungono il Tarvisiano. E così accadrà anche tra pochi giorni, con il territorio che si sta preparando per uscite e sfilate.

Perché vedere i krampus e San Nicolò nel loro territorio di riferimento, nei giorni della tradizione, ha certamente un significato diverso.

Il centro di Tarvisio è già decorato a tema e molte attività economiche hanno fatto lo stesso. Nei panifici poi comincia a vedersi il “pane dei krampus”, pane dolce a forma di diavolo che si può assaggiare solo nella prima settimana di dicembre. Senza dimenticare le scuole, dove nelle ultime settimane non si parla d’altro: le maschere, i campanacci, le corna, le pellicce, le fruste, le catene. Tutti elementi che finiscono nei disegni e nelle filastrocche dei bambini, così come nelle attività didattiche e creative degli alunni più grandi.

Il programma

Nutrito, come al solito, il programma delle sfilate. Al calar della sera del 5 dicembre, quando il freddo si fa più pungente, il rumore delle campane e l’odore delle fiaccole sono il segnale che i diavoli stanno per arrivare.

A Tarvisio centinaia di krampus partiranno alle 17 da via Dante per raggiungere via Roma e piazza Unità, dov’è previsto uno spettacolo finale con l’apparizione di San Nicolò. A Camporosso i krampus usciranno dai boschi alle 17, nei pressi della chiesa di Sant’Egidio, mentre a Tarvisio Centrale la discesa dal bosco è prevista per le 18.30 al campetto dell’ex dopolavoro ferroviario. Sfilata anticipata a Fusine, con i diavoli che inizieranno a girare per il paese già alle 13.30. Fiaccolata anche a Malborghetto alle 18 e a Rutte Piccolo dalle 20.30, con la suggestiva uscita dai boschi.

Eventi che per i forestieri hanno un valore prettamente turistico e folcloristico, ma che per i locali assumono un significato particolare, visto che krampus e San Nicolò, al termine delle diverse sfilate, passano di casa in casa per incontrare i bambini e le loro famiglie, consegnando doni e pane dolce.

Il 6 dicembre dalle 17 i diavoli appariranno a Coccau, dopo aver terminato il giro delle case in compagnia di San Nicolò, mentre il 7 dicembre sarà Cave del Predil a ospitare i diavoli impellicciati, con l’uscita dall’ex miniera alle 18.30. L’8 dicembre, infine, toccherà a Pontebba chiudere con decine di gruppi krampus provenienti da Friuli e Trentino Alto Adige, Austria e Slovenia, dando vita a una manifestazione molto partecipata, complice anche la giornata di festa. Si comincia alle 17, con una novità: il suo nome è Lustig, un peluche raffigurante un krampus che il Circolo culturale Sirio ha realizzato in collaborazione con Trudi.

In treno storico

Da qualche anno c’è un’opportunità in più per raggiungere i luoghi della festa: il treno storico che la Fondazione Fs, in collaborazione con Promoturismo Fvg, propone. Si parte da Trieste alle 11.10 con fermate intermedie a Monfalcone, Gorizia e Udine. Il rientro è fissato per le 19.25, quando ormai i diavoli avranno iniziato a ritirarsi nella foresta, dove sono destinati a restare fino al prossimo inverno. Per settimane, però, il loro ricordo resterà nelle menti dei ragazzini e nelle storie delle loro avventure, vere o presunte, durante la notte più magica dell’anno.

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