La notte dei krampus: in Valcanale torna la magia antica tra fuochi, campanacci e San Nicolò
Dal 5 all’8 dicembre il Tarvisiano si prepara alle uscite dei diavoli alpini: tradizione secolare, fascino intatto e un programma ricchissimo di sfilate. Per i bambini della valle è la notte più attesa dell’anno
C’è un filo comune che da secoli ormai unisce le genti delle regioni alpine europee, dal Nord Est d’Italia all’Austria, dalla Slovenia alla Germania fino all’Ungheria. È la tradizione dei krampus, figure demoniache che raggiungono i fondovalle in prossimità della stagione invernale. In Valcanale il loro arrivo, insieme alla figura di San Nicolò, l’unico che riesce a tenerli a bada, coincide con il 5 dicembre, all’imbrunire.
Un appuntamento molto atteso in valle, soprattutto dai bambini, con il krampus che diventa una figura capace di valutarne i comportamenti tenuti nell’arco dell’anno, “puneando” i più monelli con qualche bacchettata e premiando i più ubbidienti. Fino a qui la tradizione, che ha un epilogo il 6 dicembre nella frazione di Coccau, quando i diavoli impellicciati, insieme a San Nicolò, vengono accolti nella chiesa dedicata proprio a quello che fu il vescovo di Myra.
Negli ultimi decenni molte cose sono cambiate, i gruppi krampus, che hanno il merito di tenere uniti giovani e meno giovani nella preparazione delle uscite, si sono moltiplicati e in diversi ormai lasciano la Valcanale per partecipare a sfilate nelle regioni contermini. Qualcuno si spinge oltre, usando maschere e vestiti per finalità che poco o nulla hanno a che vedere con la tradizione, facendo storcere il naso a chi, in valle, resta legato solo alla data del 5 dicembre. Fondamentale però, al di là dei diversi modi di vivere e intendere l’evento, è che nessuno sia riuscito a scalfirne il fascino, con migliaia di persone che ogni anno raggiungono il Tarvisiano. E così accadrà anche tra pochi giorni, con il territorio che si sta preparando per uscite e sfilate.
Perché vedere i krampus e San Nicolò nel loro territorio di riferimento, nei giorni della tradizione, ha certamente un significato diverso.
Il centro di Tarvisio è già decorato a tema e molte attività economiche hanno fatto lo stesso. Nei panifici poi comincia a vedersi il “pane dei krampus”, pane dolce a forma di diavolo che si può assaggiare solo nella prima settimana di dicembre. Senza dimenticare le scuole, dove nelle ultime settimane non si parla d’altro: le maschere, i campanacci, le corna, le pellicce, le fruste, le catene. Tutti elementi che finiscono nei disegni e nelle filastrocche dei bambini, così come nelle attività didattiche e creative degli alunni più grandi.
Il programma
Nutrito, come al solito, il programma delle sfilate. Al calar della sera del 5 dicembre, quando il freddo si fa più pungente, il rumore delle campane e l’odore delle fiaccole sono il segnale che i diavoli stanno per arrivare.
A Tarvisio centinaia di krampus partiranno alle 17 da via Dante per raggiungere via Roma e piazza Unità, dov’è previsto uno spettacolo finale con l’apparizione di San Nicolò. A Camporosso i krampus usciranno dai boschi alle 17, nei pressi della chiesa di Sant’Egidio, mentre a Tarvisio Centrale la discesa dal bosco è prevista per le 18.30 al campetto dell’ex dopolavoro ferroviario. Sfilata anticipata a Fusine, con i diavoli che inizieranno a girare per il paese già alle 13.30. Fiaccolata anche a Malborghetto alle 18 e a Rutte Piccolo dalle 20.30, con la suggestiva uscita dai boschi.
Eventi che per i forestieri hanno un valore prettamente turistico e folcloristico, ma che per i locali assumono un significato particolare, visto che krampus e San Nicolò, al termine delle diverse sfilate, passano di casa in casa per incontrare i bambini e le loro famiglie, consegnando doni e pane dolce.
Il 6 dicembre dalle 17 i diavoli appariranno a Coccau, dopo aver terminato il giro delle case in compagnia di San Nicolò, mentre il 7 dicembre sarà Cave del Predil a ospitare i diavoli impellicciati, con l’uscita dall’ex miniera alle 18.30. L’8 dicembre, infine, toccherà a Pontebba chiudere con decine di gruppi krampus provenienti da Friuli e Trentino Alto Adige, Austria e Slovenia, dando vita a una manifestazione molto partecipata, complice anche la giornata di festa. Si comincia alle 17, con una novità: il suo nome è Lustig, un peluche raffigurante un krampus che il Circolo culturale Sirio ha realizzato in collaborazione con Trudi.
In treno storico
Da qualche anno c’è un’opportunità in più per raggiungere i luoghi della festa: il treno storico che la Fondazione Fs, in collaborazione con Promoturismo Fvg, propone. Si parte da Trieste alle 11.10 con fermate intermedie a Monfalcone, Gorizia e Udine. Il rientro è fissato per le 19.25, quando ormai i diavoli avranno iniziato a ritirarsi nella foresta, dove sono destinati a restare fino al prossimo inverno. Per settimane, però, il loro ricordo resterà nelle menti dei ragazzini e nelle storie delle loro avventure, vere o presunte, durante la notte più magica dell’anno.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








