Istituti divisi in più sedi

Situazione critica al Sello e all’Uccellis, con classi sistemate in cinque poli
Le scuole superiori di Udine soffrono di un’ormai cronica carenza di spazi. Da molto tempo gli istituti sono costretti a chiedere ospitalità in altre sedi con inevitabili aggravi di spesa per le famiglie e l’amministrazione pubblica, chiamati a garantire gli spostamenti. Le previsioni per il prossimo anno prevedono un aumento dei numeri, perciò l’Uti Friuli Centrale – tramite il Comune di Udine – è alla ricerca di nuovi spazi. Non si escludono nuove edificazioni e ristrutturazioni. Sette edifici su dodici, infatti, non hanno abbastanza aule per contenere tutti gli studenti.


Casi limite sono l’Educandato Uccellis (per cui in passato la Provincia, cui era affidata la gestione delle scuole superiori passata poi alle Uti, è arrivata a pagare un affitto a un privato pur di assicurare la regolarità delle lezioni) che ha cinque sedi e il liceo artistico Sello, con quattro plessi. Per l’anno scolastico ormai alle porte – le lezioni riprendono lunedì – l’Uccellis avrà studenti e insegnanti sparsi fra via Gemona, piazza Primo maggio ospiti del liceo Stellini che si priva di cinque aule, un laboratorio e una sala, ma anche in via Crispi nella ex sede dello Stringher dove sono state approntate cinque aule, una sala di danza e una palestra, più sette aule in via Renati e un’altra manciata in via Diaz.


Gran parte dei problemi dell’Uccellis derivano dal cantiere che da anni blocca l’ala Sudest del piano terra del chiostro e parte del primo piano. Si tratta di un’opera significativa che si è inceppata per uno scontro fra la Provincia e la ditta appaltante. Scontro ora risolto, tant’è che i lavori sono stati riaffidati nel 2016 e il cantiere dovrebbe chiudere entro la fine dell’anno scolastico 2017/2018. A quel punto nella sede storica troverebbero spazio le scuole primarie e le medie, i licei però resterebbero esclusi. Questo dunque è uno dei nodi da risolvere.


Anche il liceo d’arte Sello vive da diverso tempo diviso su più plessi. Dall’11 settembre saranno quattro. Oltre alla storica sede di Piazza Primo maggio, si aggiungono gli edifici di via Gorizia, via Diaz e viale Palmanova.


Il liceo scientifico Marinelli ha dovuto fissare il numero chiuso: massimo 292 nuovi allievi per le classi prime per l’anno scolastico 2017/2018 e per quello successivo. A stabilirlo è stato il Consiglio d’Istituto considerato l’altissimo numero di studenti iscritti negli anni scorsi. I locali assegnati alla scuola sono soltanto i due edifici di viale Leonardo da Vinci e via Galilei, pertanto è stato obbligatorio stabilire un contingente. Potranno entrare al massimo undici classi prime.


In crescita anche il liceo scientifico Copernico che quest’anno occuperà la sede di via Planis e anche qualche aula in via Diaz, ma il problema si verificherà in prospettiva poiché è previsto un aumento degli alunni.


L’Isis Percoto si divide fra via Leicht, via Santa Giustina e via Dante, lo Stringher occupa la sede di viale monsignor Nogara e un intero piano al Marinoni più cinque aule. L’indirizzo enogastronomico e le serali sono in via Modotti.


Anche l’Isis Maligani ha problemi di spazio e si giostra fra viale da Vinci e via Zugliano (oltre alla sede di San Giovanni al Natisone).


«Per quest’anno siamo riusciti ad arginare i problemi con il dimensionamento, ma prevediamo forti criticità per il prossimo anno – ha detto il sindaco e presidente dell’Uti, Furio Honsell –. Dobbiamo acquisire nuovi spazi perché quasi tutte le scuole sono in crescita. Come Comune da anni forniamo spazi alle scuole secondarie, problematiche che avrebbe dovuto gestire la Provincia che invece non ha costruito abbastanza». E l’assessore comunale all’Istruzione, Raffaella Basana aggiunge: «Per quest’anno le soluzioni sono state trovate, ma stiamo pensando a sistemazioni migliori per il futuro. È in corso una riflessione sul tema perché dobbiamo di utilizzare al meglio gli spazi, evitando gli sprechi. Sono allo studio ipotesi di edificazione o acquisizione di nuovi spazi a uso scolastico».


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