Isolati a Passo Pramollo fra il confine e la strada chiusa: i giorni di quarantena forzata di sette persone in montagna

PONTEBBA. Bloccati dalla neve e da un confine che, se attraversato, vorrebbe dire “quarantena”. È il destino che tocca 7 abitanti di Passo Pramollo, località che da un lato guarda a Pontebba e dall’altro sfocia in Austria. Le intense nevicate che hanno colpito il Friuli gli scorsi giorni hanno indotto Fvg Strade a chiudere la SrUd 110 che, da parte italiana, sale fino ai 1.530 metri di Nassfeld-Pramollo. Il pericolo di valanghe incombe ancora e la prudenza è necessaria. I residenti si sono ritrovati isolati.
È così per Fausto Fedrigo, che in quota gestisce il ristorante “Kabrio” e l’hotel con Spa “Wulfenia”, secondo una tradizione familiare di decenni. A Pramollo, Fausto è bloccato assieme alla famiglia, composta dalla moglie Petra e dalle figlie Elena e Rhea, oltre che dal fidanzato di quest’ultima, Nicholas Zampa.
«Le nevicate ci hanno isolato da tre giorni – racconta Fausto – perché la strada da Pontebba è chiusa e in Austria non si può andare, senza poi essere sottoposti in seguito alla quarantena. Ci piacerebbe scendere a Pontebba, visto che gestiamo anche la pizzeria Pontafel.
Ma dobbiamo rimanere qui, per ora». Per fortuna, avendo i locali le provviste non mancano e le celle frigorifere sono piene di cibo: le attività avrebbero dovuto aprire il 23 dicembre e la famiglia Fedrigo aveva fatto scorta di viveri, ma poi il governo italiano ha deciso di chiudere tutto per Natale. «Stiamo bene, siamo abituati alle grandi nevicate che, di fatto, ci “relegano” qui – ammette l’imprenditore –. Gli altri anni, però, eravamo almeno in compagnia. Quest’anno siamo rimasti da soli e devo ammettere che è stato il Capodanno più tranquillo della mia vita». Durante le abbondanti nevicate, oltre ad “armarsi” di pala e fresa, la famiglia Fedrigo ha passato il tempo con alcuni giochi di società e guardando la televisione, visto che la linea elettrica ha tenuto, al contrario della nevicata di inizio dicembre quando la località è rimasta senza corrente per molte ore. Vicino a loro, è bloccata anche una coppia di fidanzati residente a Pramollo.
«L’unico problema riguarda lo smaltimento delle immondizie – prosegue Fausto –, ma siamo certi che appena si potrà salire dalla parte italiana gli addetti passeranno. Sappiamo che il Comune di Pontebba e gli addetti che puliscono la strada stanno già facendo i miracoli e si impegnano. Non ci sentiamo dimenticati, né soli: voglio ringraziare per questo il sindaco, Ivan Buzzi, che si è fatto sentire più volte per chiederci come stavamo, mostrando una grande sensibilità».
Le copiose precipitazioni hanno portato ulteriore manto in quota, dove l’altezza della neve ha raggiunto anche i tre metri e mezzo, prima che la pioggia ne facesse abbassare un po’il livello. Condizioni ideali per gli amanti dello sci, ma per loro l’appuntamento con le discese sulle piste è rimandato. «Sarebbe stato un inizio di stagione perfetto, con il contesto ambientale giusto, ma il coronavirus e la politica hanno deciso diversamente – sospira l’imprenditore –. L’unica cosa che ci amareggia è che in Austria, sebbene sia tutto chiuso, si possa sciare, mentre in Italia no. Così si fanno figli e figliastri» conclude Fedrigo. La voglia di scendere a Pontebba è tanta. Ma la sua famiglia dovrà aspettare.
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