«Io, canevese, evacuata in Penssylvania»

Irene? Niente panico, ma siamo evacuati, qui a York, in Pennsylvania a causa dell’uragano». Stato di allarme controllato con nervi d’acciaio, per Paola Lovisotto, canevese che vive sulla costa del...

Irene? Niente panico, ma siamo evacuati, qui a York, in Pennsylvania a causa dell’uragano». Stato di allarme controllato con nervi d’acciaio, per Paola Lovisotto, canevese che vive sulla costa del Delaware a sud di New York, a un tiro di schioppo dalla Base militare di Dover. Ha lasciato Caneva per amore. Ex-studente dell’Isis Marchesini di Sacile, aggiorna non-stop sulle turbative meteo negli States il suo professore di matematica Claudio Zanette.

«Ci vediamo su Skype – ha fatto eco il professore, da poco rientrato dagli Usa dopo una lunga maratona agostana coast to coast -. Paola ha sposato un americano ed è felice di vivere oltre Oceano, anche se nelle ultime ore qualche preoccupazione c’è. Il pre-allarme non ha obbligato all’evacuazione immediata, come è capitato invece nel New Jersey: lei si è barricata in casa fino a ieri. Poi, è arrivato l’ordine e via di corsa».

Provviste nel freezer portatile, scorta di torce a portata di mano, riserve d’acqua potabile in quantità super e mobili del giardino accatastati in garage, prima di chiudere la porta e girare la chiave nel cruscotto dell’auto. Le istruzioni per l’emergenza si riassumono in poche regole basic. «Quello che fa paura non è il vento – ha spiegato Paola on line -. Temiamo gli allagamenti delle case con le maree: possono arrivare onde alte tre metri e rovinare tutto, con le mareggiate violente». Nemmeno l’uragano, però, le fa pensare al rimpatrio. «E’ felice negli Usa – ha confermato Zanette – con il figlio piccolo e marito. Speriamo bene e che Irene passi in fretta»”. (c.b.)

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