Inventarsi un lavoro con l’artigianato artistico

Sei sono i giovani (su una quindicina) selezionati nel percorso di formazione Il sindaco Romoli: «Ora sarà possibile una “bottega dei mestieri associati”»

Inventarsi un lavoro, invece di cercarlo. Questa strategia di sopravvivenza, oltre a essere un tema di stringente attualità, ben si lega all’iniziativa “Arti e mestieri, innovare il futuro attraverso il passato” che la prossima settimana raggiungerà il suo culmine.

Si tratta di un percorso di formazione che ha coinvolto una quindicina di ragazzi, impegnati nell’apprendere tecniche artigianali di lavorazione di tessuti, pelle, cuoio e metalli con l’apporto di docenti esperti. Il progetto, nato da una collaborazione fra Comune e Regione Friuli Venezia Giulia (soggetti finanziatori) e Confartigianato, Camera di commercio, Enfap e associazione Noi dell’Arte, dopo la formazione prevedeva la premiazione dei migliori lavori realizzati. Per questo a palazzo de Bassa si è tenuto un incontro in cui, con una breve cerimonia, è stata presentata la rosa dei finalisti oltre all’insieme dei manufatti prodotti in questi mesi.

Questi i nomi dei sei giovani selezionati: Eleonora Valentino, Silvia Viezzi, Clara Durbino, Maria Macuz, Miriam Marega e Marco Sinuello. Tra di loro ci sono i vincitori assoluti di questa iniziativa che verranno svelati la prossima settimana.

A quanto pare, il risultato pratico dei laboratori ha portato a oggetti così interessanti da far pensare anche a uno specifico evento per valorizzarli. Molto probabilmente il programma verrà annunciato con una specifica conferenza stampa. Lo scopo finale è quello di incentivare determinate professionalità, spesso non molto considerate dai più giovani. In base a questo esempio, l’idea è di far nascere magari dei laboratori, anche in città. «Consapevoli che proprio nei momenti più difficili bisogna reagire - ha rimarcato sul tema il sindaco Ettore Romoli -, abbiamo voluto, insieme ad altri enti e realtà economiche cittadine, mettere in piedi un progetto che avesse come protagonisti i giovani, con l’entusiasmo, la creatività e la positività che li contraddistingue. Abbiamo fatto sposare la loro voglia di apprendere e di sperimentare con l’esperienza dei nostri artigiani e il risultato è stato davvero splendido».

«Grazie a questo corso - ha aggiunto il primo cittadino - i ragazzi hanno potuto impossessarsi di tecniche professionali e di strumenti che permetteranno loro, se lo vorranno, di dar vita a una “bottega dei mestieri associati” dove potranno esprimere se stessi e guadagnarsi da vivere. Con questo progetto abbiamo voluto lanciare un segnale, ovvero che un futuro migliore non arriva da solo ma dobbiamo imparare a costruircelo».

Emanuela Masseria

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