Ingresso in Austria, scatta l'obbligo di registrarsi online

A causa dell'epidemia da Covid-19 tutti i confini dell'area Schengen sono bloccati, tranne che per il transito delle merci. Tuttavia negli ultimi giorni ci sono alcune novità nel non sempre facile e lineare regolamento che sovrintende i transiti alle frontiere e che comunque interessa molto il Friuli Venezia Giulia che confina con Slovenia e Austria.
Novità che sono state introdotte per prime relativamente ai transiti tra Italia e Austria. Per entrare dai nostri vicini settentrionali scatta oggi l'obbligo di registrazione elettronica al ministero della Salute di Vienna.
In un modulo che si trova online vanno indicati nome, data di nascita, e-mail, indirizzo di soggiorno, data di ingresso, eventuale data di partenza e altri Paesi eventualmente visitati negli ultimi 10 giorni. I dati vengono conservati per 28 giorni per poi essere cancellati.
L'obbligo di registrazione vale per tutte le persone che entrano in Austria, e quindi anche per gli austriaci che fanno ritorno a casa per i quali la modulistica online è già scattata lunedì scorso.
Fanno eccezione i pendolari, i viaggiatori in transito per raggiungere un altro Paese e urgenze in ambito familiare, come per esempio funerali.Resta in vigore la quarantena obbligatoria di 10 giorni, che può essere accorciata a 5 giorni con un tampone negativo a proprie spese.
Per quanto riguarda l'ingresso in Slovenia questo è permesso se si esibisce al confine l'esito negativo di un tampone classico effettuato in un Paese Ue non più tardi di 48 ore dall'esibizione al valico di confine.
Da qualche giorno si può presentare anche "solamente" un test rapido dell'antigene negativo il quale però, e questa è la novità introdotta mercoledì scordo, deve essere stato effettuato nelle 24 ore antecedenti l'ingresso Stato.
La Slovenia offre poi tutta una serie di eccezioni in base alle quali si può entrare nel Paese senza tamponi di alcun genere e senza il rischio di fare la quarantena.
Innanzitutto resta libero il transito per i lavoratori transfrontalieri che devono però rientrare entro 14 ore dall'attraversamento del confine; per gli studenti e per chi li accompagna che deve però immediatamente ritornare in Italia appena lasciato il suo passeggero a destinazione; per i bambini minori di 13 anni accompagnati da un adulto che può entrare ad esempio a seguito di tampone negativo; per i diplomatici; per le forze dell'ordine o civili che eseguono un servizio umanitario ma che devono fare rientro in patria entro 48 ore dall'attraversamento del confine; per coloro i quali si recano in altri Paesi, ad esempio Croazia, ma che devono transitare attraverso la Slovenia in 6 ore dall'ingresso.
Possono fermarsi per espletare i bisogni fisiologici o per mangiare, non per pernottare (per camion e bus le ore "franche" sono 8). Libero accesso infine a chi si reca in Slovenia per motivi sanitari.
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