Incidente mortale: sotto accusa velocità e dossi

SAN VITO. Dovrebbero essere celebrati domani pomeriggio (o al massimo mercoledì) i funerali di Gabriele Petracco, l’autotrasportatore della Cta di San Vito deceduto in un incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio a La Salute di Livenza, su una strada, la provinciale 42, già teatro in passato di numerosi sinistri. La causa dell’incidente sarebbe la velocità. Il tratto dalla rotatoria nuova de La Salute al ponte sul Lemene a Marango (nel territorio di Caorle) è caratterizzato dalla presenza di numerosi dossi. Esistono limiti dei velocità a 50 chilometri orari proprio perché le radici dei platani che costeggiano la provinciale hanno rovinato col tempo l’asfalto. Dopo essere stato sbalzato dalla moto, Petracco ha fatto un volo di 70 metri, finendo per battere la testa (protetta dal casco, ma non è servito) contro un platano. Se Gabriele fosse caduto a terra si sarebbe probabilmente salvato. La moto, impazzita, ha invece percorso altri 200 metri.
Ieri, in merito alla pericolosità della strada, è intervenuto l’assessore provinciale alla viabilità di Venezia Emanuele Prataviera. «I problemi di quella strada li conosciamo da tempo – ha ammesso Prataviera -. Dopo numerosi sforzi la giunta provinciale ha deliberato uno stanziamento per provvedere alla riasfaltatura del tratto che dal chilometro 43 va al chilometro 50 e oltre, sino a Lugugnana di Portogruaro. I lavori verranno eseguiti entro un anno».
Dopo un giro al mare a Caorle Petracco stava rientrando a casa. Lo attendevano per la cena la madre Mariarosa Favot e il padre Giuseppe. Il fratello più giovane, Andrea Petracco, si trovava in viaggio a Londra e Manchester. «Ero ancora in Inghilterra quando ho ricevuto la notizia della morte di mio fratello – ha raccontato –. Gabriele era una persona solare, socievole, espansiva e allegra. Gli piaceva la compagnia». A Ligugnana di San Vito, dove abitava in via Monte Grappa 8, tutti volevano bene a Gabriele proprio per il suo carattere allegro e gioviale. Ma anche per il suo impegno alla Cta trasporti, che ha sede al Ponterosso.
Rosario Padovano
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