Incidente di Porcia: il giovane taxista spirato in ospedale

Alberto Martel non ce l’ha fatta. Il tassista di 27 anni di Pordenone è stato dichiarato morto ieri alle 19 per le conseguenze di un’uscita di strada avvenuta intorno alle 23.30 di domenica scorsa a Porcia in via Correr. Nell’affrontare una curva a sinistra, sull’asfalto reso viscido dalla pioggia, il taxi era sbandato finendo contro un palo della luce.

Alberto era un giovane buono e generoso, rimasto gravemente ferito mentre svolgeva un lavoro che amava. Il suo quadro clinico non lasciava molte speranze, eppure non sono stati pochi coloro che, anche nel tardo pomeriggio di ieri, speravano nel miracolo. Sul calar della sera, purtroppo, l’epilogo.

Alberto Martel, classe 1984, si era integrato benissimo nell’attività del Radiotaxi. I tassisti di Pordenone lo ricordano come un collega molto professionale. «E’ una notizia che ci rattrista moltissimo – ha dichiarato Galliano Cogo – eravamo pronti al peggio, anche se speravamo in una svolta positiva. Ieri sera sono cadute tutte le nostre speranze. Ci dispiace moltissimo, in questo momento il mio pensiero va soprattutto ai familiari». Loro, più dei colleghi e dei conoscenti, hanno sperato in un miracolo, fino all’ultimo. I genitori Bruno e Regina sono rimasti anche ieri per tutto il giorno al capezzale del figlio.

Alberto faceva parte di una dinastia di tassisti. Il cugino di secondo grado, Dino Martel, oggi è in pensione ma fu un conosciuto tassista e trasmise la passione al figlio Paolo Martel, cugino di terzo grado di Alberto. Tutti abitano in via Ariete, a distanza di pochi metri l’uno dall’altro. «Stavamo lavorando assieme domenica sera - ha ricordato il cugino e collega Paolo Martel – siamo saliti sulle nostre auto per accompagnare dei clienti alle rispettive destinazioni. Alberto mi seguiva, poi l’ho perso di vista. Ho saputo solo lunedì mattina che aveva avuto un incidente. siamo sconvolti». (r.p.)