Incendio in uno studio legale: è doloso

Cervignano, blitz nell’ufficio Kostoris. Danni ingenti. L’avvocato: «Combatto l’antisemitismo, forse è una ritorsione»
Bonaventura Monfalcone-20.01.2014 Incendio doloso-Studio Kostoris-Piazza Unità-Cervignano del friuli-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-20.01.2014 Incendio doloso-Studio Kostoris-Piazza Unità-Cervignano del friuli-foto di Katia Bonaventura

CERVIGNANO. E’ sicuramente doloso l’incendio divampato, ieri mattina, poco dopo le 8, all’interno dello studio legale Kostoris e associati di Cervignano, in piazza Unità, al civico numero 6, in un condominio in cui, oltre allo studio legale, c’è anche un appartamento sfitto. I danni, ingenti, ammontano a circa 40 mila euro. Potrebbe trattarsi di un atto intimidatorio. Secondo la ricostruzione, qualcuno è riuscito ad introdursi all’interno degli uffici da una finestra che si affaccia sulla tromba delle scale. Per entrare è stata tagliata con una flex una grata che i soci dello studio legale avevano fatto installare dopo aver subito, in passato, due furti. Una volta all’interno, l’intruso - si pensa possa trattarsi di una sola persona - ha rovistato ovunque, tra le carte e i documenti. Sono stati trovati cassetti e armadi aperti. Molto probabilmente cercava qualche fascicolo in particolare o, forse, è stato soltanto un modo per lanciare un messaggio intimidatorio ai titolari dello studio. Le fiamme sono state appiccate in più punti. La carta ha immediatamente preso fuoco. Il fumo ha danneggiato i mobili, i computer e le pareti interne ma, fortunatamente, non ci sono danni alle strutture. Sempre secondo quanto si è appreso, la persona che ha dato fuoco ai documenti è uscita, come se nulla fosse, dall’ingresso principale. La porta blindata, infatti, è stata aperta dall’interno. Negli uffici, inoltre, è stato trovato un contenitore di disinfettante che gli avvocati tenevano all’interno della cassetta del pronto soccorso. Non è escluso che il disinfettante in questione possa essere stato utilizzato per accendere il fuoco. Ieri mattina, verso le 8, ad accorgersi del rogo e a chiamare i soccorsi è stata una dei soci dello studio. Giunta davanti all’ufficio, dalla strada, l’avvocato ha subito notato la fuliggine e ha sentito un forte odore di bruciato. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco di Cervignano, accorsi per spegnere le fiamme. Sul posto anche una pattuglia dei carabinieri di Cervignano e la polizia scientifica. «C’era ancora un focolaio acceso – racconta l’avvocato Alberto Kostoris -. Probabilmente è successo tutto durante la notte. C’erano vari fascicoli a terra, a mio avviso più per alimentare le fiamme che per cercare realmente qualcosa. Non manca nulla. E’ in corso un’inchiesta, mi auguro che si possa fare presto chiarezza. Che ci sia qualcuno che ci vuole male è evidente. Sembra un atto vandalico, ma credo ci sia qualcosa di più. Il fuoco acceso nella stanza della segreteria fa pensare ad un atto mirato a fare del male e non a rubare. Forse volevano spaventarci o intimidirci ma l’obiettivo non è stato raggiunto». Aggiunge Kostoris, che è l’avvocato della Comunità ebraica di Trieste: «Potrebbe trattarsi di qualcuno cui non è piaciuto il risultato di una causa. Abbiamo due studi: uno a Trieste, il principale, e uno a Cervignano. I soci sono distribuiti tra le due sedi. Il socio principale di Cervignano, Simona Stefanutto, si occupa, in via quasi esclusiva, di diritto familiare (divorzi, separazioni, affidamento di minori, ndr). E’ una materia che può causare reazioni emotive di questo tipo. Poi, c’è la mia posizione personale in merito all’antisemitismo. Sono un attivista, se individuo qualche azione antisemita denuncio. Potrebbe anche trattarsi di una ritorsione in questo senso». Conclude l’avvocato: «Avevamo subito già due furti in passato, a Cervignano, ma non era mai accaduta una cosa simile. Ora lasciamo che la Procura indaghi, sperando che trovino presto il responsabile. I danni subiti sono ingenti, circa 40 mila euro. Stiamo sistemando gli uffici, che resteranno chiusi per qualche giorno. Lunedì saremo nuovamente operativi». Il sindaco, Gianluigi Savino, esprime solidarietà ai titolari dello studio legale. «Un brutto gesto – le sue parole – spero si riesca presto ad individuare il colpevole».

Elisa Michellut

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