Incendio alla Roncadin Non c’è dolo: si archivia

MEDUNO. Incendio a settembre nello stabilimento di Meduno della Roncadin (540 dipendenti): il procedimento penale è stato archiviato, con l’esclusione del dolo. Lo ha annunciato ieri la proprietà dell’azienda.
«Il tribunale di Pordenone ci ha notificato oggi (ieri per il lettore, ndr) l’archiviazione del procedimento penale relativo all’incendio che aveva colpito la nostra azienda, produttrice di pizze surgelate – hanno fatto sapere i vertici dell’impresa – Il giudice per l’indagine preliminare ha disposto l’archiviazione, condividendo e richiamandosi alla richiesta del pubblico ministero, che ha escluso il dolo come causa del rogo che ha distrutto seimila metri quadrati di stabilimento». «Non avevamo dubbi che il procedimento si sarebbe chiuso con questo esito, ma siamo felici di apprendere la conclusione ufficiale della vicenda giudiziaria – ha dichiarato l’amministratore delegato Dario Roncadin – Purtroppo l’imponderabile può sempre capitare, ma la nostra forza è stata quella di riuscire a riorganizzarci per ripartire subito, avviando la ricostruzione nel più breve tempo possibile. Ora più che mai i nostri sforzi sono tesi a completare la realizzazione della prima parte del nuovo stabilimento e della nuova linea, che partirà nel giro di poco più di un mese, nel pieno rispetto dei nostri programmi operativi».
Entro fine luglio, la fabbrica di Meduno potrà contare su un nuovo sito che ospiterà due linee produttive. La 7 è la prima che verrà installata. L’installazione della 8 è in calendario entro l’anno. Il secondo passo del progetto della “Roncadin del futuro” è rappresentato dalla creazione di edifici di servizio all’area produttiva, ossia magazzini, corridoi di collegamento, vani di servizio e sale di preparazione, che potrebbero essere pronti tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.
Il progetto su cui si sta lavorando è stato elaborato per consentire a Roncadin di crescere e migliorare ancora: il nuovo stabilimento è concepito come un polmone di sviluppo per aumentare maggiormente la produzione. Al suo interno, potrà essere realizzata anche una terza linea. L’intero polo produttivo di Meduno, che comprende la parte non danneggiata dall’incendio ossia le linee 5 e 6, uffici, magazzini, celle di surgelazione e altri reparti, è stato riprogrammato sulla base del futuro assetto.
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