Inaugurata la nuova Casa dell’acqua in via Garzarolli

Da ieri anche Gorizia ha la sua Casa dell’acqua: l’impianto della Natural Chiara, inaugurato in mattinata, distribuirà acqua microfiltrata e refrigerata, gassata o naturale, in via Garzarolli accanto...

Da ieri anche Gorizia ha la sua Casa dell’acqua: l’impianto della Natural Chiara, inaugurato in mattinata, distribuirà acqua microfiltrata e refrigerata, gassata o naturale, in via Garzarolli accanto alla già esistente Casa del latte di fronte alla Coop. Si tratta di un’acqua sottoposta a trattamenti che la rendono di una purezza inarrivabile rispetto alla comune acqua potabile, considerata già di ottima qualità. Per prima cosa avviene infatti una depurazione dal cloro, poi si utilizzano sabbie di silice, filtri con carboni attivi, una protezione con raggi ultravioletti (che uccide i batteri) e, infine, una ozonizzazione. Considerata l’assenza del cloro, l’acqua potrà essere conservata per circa 6-7 giorni. Per prelevarla sono state istituite delle tessere ricaricabili, (anche alla stessa “casetta”, con dentro un euro), acquistabili al bar La fuente e alla Rivendita Tabacchi Antonella. I cittadini dovranno portarsi un proprio contenitore per rifornirsi di mezzo litro, un litro o un litro e mezzo d’acqua, il cui costo varia a seconda del tipo. L’acqua liscia costa rispettivamente 2, 4 o 6 centesimi, mentre la gassata 4, 7 o 10. La macchina - è bene saperlo - non dà resto e nelle tessere si possono accumulare fino a 10 euro.

La struttura, inoltre, ha coinvolto soltanto ditte locali (dieci in tutto) e non multinazionali come accade in altre località italiane. Il coordinamento è curato dal Comune, rappresentato dal sindaco Ettore Romoli e dall’assessore Francesco Del Sordi, il quale ha ricordato che l’iniziativa contribuisce anche alla riduzione dei rifiuti.

Il Comune ha perfezionato già mesi fa un accordo con l’azienda Over Land srl di Pradamano titolare del marchio “Chiara acqua”, che conta circa quaranta impianti tra il Fvg e il Veneto: l’accordo annuale porterà nelle casse di piazza Municipio la somma mille 600 euro, cifra versata a titolo di canone dai titolari della ditta. (e.m.)

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