In tre finiscono con l’auto contro il muro morto il gemonese Mauro Calligaro

L’auto sbanda e, ormai senza controllo, si schianta contro una recinzione: un impatto che non ha lasciato scampo al passeggero che sedeva sul sedile a fianco del conducente, Mauro Calligaro di 54 anni, originario di Buja, ma residente a Gemona.
L’incidente si è verificato nella notte tra mercoledì e giovedì, in località Fraelacco di Tricesimo. Mancavano pochi minuti all’1.30: una Renault Clio, alla cui guida si trovava un uomo di 50 anni di San Daniele, stava procedendo da Tricesimo verso Tarcento sulla strada regionale 105 quando, improvvisamente, è uscita di strada finendo contro la recinzione dell’istituto di cura per portatori di disabilità Santa Maria dei Colli, gestito dalle suore. La violenza dell’urto (avvenuto sulla fiancata destra del veicolo) non ha lasciato scampo a Calligaro che, sbalzato fuori dall’abitacolo, è deceduto praticamente sul colpo.
A bordo dell’utilitaria, seduta sul sedile posteriore, c’era un’altra persona, una 45enne residente a Tarcento. Il conducente della Renault e la donna, trovati dai soccorritori con ferite lievi e in stato confusionale, sono stati trasportati all’ospedale di Udine per le cure del caso. Nel nosocomio friulano il 50enne di San Daniele sarà sottoposto agli esami tossicologici per verificare le sue condizioni alla guida e, di conseguenza, le eventuali responsabilità dell’incidente.
Dopo aver visionato l’informativa dei carabinieri della stazione di Feletto Umberto, che si sono occupati dei rilievi del sinistro, il pm Giorgio Milillo ha disposto il sequestro del veicolo. Scontata l’apertura di un fascicolo a carico del conducente, in cui si ipotizza il reato di omicidio stradale.
La notizia della morte di Mauro Calligaro è circolata rapidamente nel Gemonese, dove l’uomo era molto conosciuto. Il 54enne era originario di Buja, dove un tempo viveva con la famiglia a Urbignacco. Da lì si era trasferito a Resia prima di giungere a Gemona, dove da qualche anno viveva in via San Biagio in Godo.
Una vita difficile e troppo spesso sopra le righe quella di Mauro Calligaro, finito in più occasioni al centro delle cronache per i reati commessi: una condotta che gli aveva anche fatto conoscere il carcere.
L’ultimo episodio a vederlo protagonista risale a pochi giorni fa, più precisamente allo scorso 25 gennaio, quando a Osoppo aveva rubato il portafogli del parroco don Ottavio Zucchetto. Una persona che conosceva bene, avendolo in precedenza più volte aiutato. Quel giorno Mauro Calligaro era entrato in canonica approfittando della momentanea assenza del parroco, che si era allontanato per alcune commissioni: il 54enne si era introdotto nell’ufficio del parroco, dove era riuscito a sottrarre dalla scrivania il portafoglio del parroco, contenente 110 euro.
Due settimane prima, l’11 gennaio, era invece finito sui verbali dei carabinieri dopo essere stato fermato nella notte a Magnano in Riviera, mentre si trovava alla guida dell’auto di un amico. In quell’occasione era stato trovato in stato di ebbrezza, ma nessun ritiro della patente: Mauro calligaro, infatti, la licenza di guida non l’aveva semplicemente mai conseguita. —
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