In seimila per Santana: Cividale come una piccola Woodstock - Foto e video

Al parco della Lesa il mitico chitarrista in gran forma ha fermato il tempo Piove, ma con i ritmi latini prevale la festa. Tutti a cantare “Oye Como Va”
Cividale 13 Luglio 2016. Concerto Santana. Petrussi Foto Press
Cividale 13 Luglio 2016. Concerto Santana. Petrussi Foto Press

CIVIDALE. Non ce l’hanno fatta il fango, la pioggia, il tempo. Non ce l’hanno fatta la distanza la stanchezza, l’umido a fermare le migliaia di fan che da mesi aspettavano di incontrare la storia.

In migliaia erano lí ad ascoltare il mito del latin-rock Carlos Santana a Cividale, un parco della Lesa inzuppato da una notte di pioggia, serata di anteprima del Mittelfest, e prima tappa in Italia di un tour che oltre il Friuli fa solo Roma e Milano. Del resto se non ce l’ha fatta il tempo a scardinare la brillantezza di una band davvero superiore alla media sin da quando è nata, l’acqua e il vento potevano ben poco.

Seguito naturale dell’uscita di “Santana IV”, l’album pubblicato ad aprile di quest’anno, il “Luminosity Tour” riunisce sul palco una band stratosferica, con un impianto ritmico sul quale spicca la moglie di Carlos, Cindy Blackman, a governare una batteria esorbitante, una folla di percussioni arricchita in questo tour, oltre che del tradizionale impianto di tastiere e chitarre da due veri e propri incitatori di folla.

Arriva presto la musica, in anticipo di dieci minuti quasi a dire che se pioggia dev’essere ci siamo prima noi. E le gocce arrivano, ma non c’è niente da fare, il pubblico è già preso nel vortice della musica.

L’attacco è subito storia. Teso e ritmico riprende l’esibizione di Woodstock, una manciata di attimi e già prende il volo il delirio del pubblico. Servivano forse le note di “Souls Sacrifice” a scaldare la voglia di esserci? No di certo, ma è davvero una bella spinta.

Il concerto di Santana a Cividale

«Riprendere questa band è stato un piacere, ci siamo subito ritrovati tutti, l’atmosfera è quella di grandi amici che si vogliono bene e che si mettono a fare musica, l’unica cosa che conta».

Ce l’aveva raccontato qualche settimana fa da Las Vegas e quello che si avverte, l’impressione che si ha da questa parte del palco, quella che osserva il mito insegnare umiltà e passione, è proprio di una vera band di amici.

Cividale 13 Luglio 2016. Concerto Santana. Petrussi Foto Press
Cividale 13 Luglio 2016. Concerto Santana. Petrussi Foto Press

Significa questo esserci, per chi lo ha seguito negli anni ’70 e per chi ha solo ascoltato qualche brano in radio o a commento di una pubblicità. Poco spazio al melodico, l’intero impianto della scaletta è dinamico, gli accenti in levare di “Love makes the world go round” sono misurati, ma intensi, ogni colpo è un braccio che si muove al cielo, ogni levare è una spalla che non riesce a stare ferma.

Ritmi latini, certo, e quindi avvolti, conservati, regalati al pubblico con una solida e gradevole sensazione armonica. Difficile dire com’è che quando la suona Santana questa musica, sembra cosí universale, “Maria Maria” è un inno che porta verso “Europa” l’unico vero versante melodico che a metà concerto fa prendere fiato alla band.

Sono tutti vicino ai settant’anni, ma mai l’anagrafe è stata cosí fuori tempo. Il pubblico si stringe e si abbraccia, e poi via di nuovo con l’incursione pop di “Corazon Espinado”, anche se non si sanno tutte le parole va bene lo stesso è il coro di seimila persone a dirlo.

Il suono continua teso, strizza piú volte l’occhio al versante pop, quello che i puristi perdonano a fatica al loro idolo, ma è il ritmo a dominare il concerto, la tecnica è quella di passare da un brano all’altro senza interruzioni, un medley continuo, perché il pubblico non si rilassi, perché il ritmo latino sia la guida di un concerto che travolga.

Torna la storia a prendere per mano il pubblico verso una conclusione che tutti vorrebbero scongiurare. "Evil Ways" è irresistibile, solo l’inizio di una coda fatta anche dei classici “Black Magic Woman” e dell’immancabile “Oye Como Va”. A suoni spenti è ancora delirio, composto, ordinato, ma ferma voglia di non far finire questa serata.

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