In città rivivono i “grandi” del passato E c’è anche Halley

Pochi sanno che Edmond Halley, l’astronomo che scoprì l’omonima cometa, contribuì a fortificare il castello di Gorizia nel 1702. Eppure lo scienziato inglese, che era anche ingegnere, diresse i lavori per la ricostruzione delle mura e del bastione fiorito.
Oggi, però, la città gli rende omaggio con una delle nuove sagome di cartone ispirate a personaggi storici “goriziani” che stanno per spuntare in diversi palazzi, androne, negozi e strutture culturali cittadine. Il capoluogo isontino procede così verso una sorta di ripopolamento, se non altro virtuale, con volti noti che racconteranno frammenti del glorioso passato e della cultura goriziana. E non è una metafora, dato che le sagome parleranno davvero, e in più lingue, tramite una comoda app (Let’sGo! Gorizia) che dal 10 marzo si potrà installare sui dispositivi mobili. L’applicazione conterrà informazioni sull’offerta urbanistica, paesaggistica, culturale, commerciale, storica ed enogastronomica locale, oltre che su vari servizi.
Dopo Vittorio Locchi, Domenico Ponzi e Angiolo Mazzoni, che hanno fatto la loro comparsa nella giornata del FAImarathon, stanno quindi per “resuscitare” il conte Guglielmo Coronini, Carlo X di Borbone, pittori e artisti come Anton Zoran Music, Dora Bassi e Mario Di Iorio, l’attrice Nora Gregor, il filosofo Carlo Michelstaedter, il linguista Carlo Battisti, il fisico Carlo Rubbia e l’architetto Nicolò Pacassi.
Il “miracolo” si deve ai fondi europei del Pisus B, destinati alla promozione turistica e commerciale del capoluogo isontino. «Gorizia è una piccola città, ma con una grande storia. È questo il messaggio che vogliamo dare con queste sagome», ha spiegato ieri il sindaco Romoli durante la presentazione dell’iniziativa, consigliando a tutti di “crederci”. Il progetto è stato poi illustrato dall’assessore Arianna Bellan. «Il 10 marzo si potrà scaricare la nuova applicazione “Let’sGo!”», ha spiegato Bellan, «dove oltre a nuovi contenuti ci saranno anche queste 11 figure. Attualmente è stata fatta una cernita su un centinaio di altri grandi nomi. Entro aprile avremo 45-50 sagome posizionate in vari punti della città. Presenteremo, dal 10 al 15 marzo, tutti i progetti del Pisus B, tra cui questo».
Margherita Reguitti, responsabile della comunicazione della biblioteca statale isontina, è entrata nel merito di alcune figure, come quella di Mario Di Iorio, il pittore a cui è dedicata la galleria dentro la Bsi, e di Carlo Battisti. Le sagome sono state realizzate, insieme al progetto, dall’agenzia di comunicazione Punktone che si occupa di “Let’sGo!”, insieme al Comune.
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