In azienda un “buco” di 350 mila euro

CODROIPO. È scomparsa lei e sono scomparsi anche i soldi di una delle due aziende per le quali lavorava. Mettere i due eventi in relazione tra loro, però, ancora non si può. Per farlo, serve una denuncia. Bisogna, cioè, che l’Azienda agricola di Colloredo Mels di Piero Foresti & C Sas di Muscletto di Codroipo, dalle cui casse pare siano spariti nel tempo qualcosa come 350 mila euro, formalizzi una querela contro la sua ex contabile. Il primo cartellino giallo, per Ivana Besutti, 53 anni, originaria di San Benedetto Po (Mantova) e residente da tempo a Codroipo, era arrivato un mesetto fa, quando la proprietà, accortasi dell’ammanco, aveva proceduto al suo licenziamento. Poi, forse a seguito della scoperta di un secondo e ancora più consistente “buco”, la donna era stata convocata. Ma l’appuntamento, fissato per giovedì 23 maggio, era andato deserto: per scelta o per chissà quale altro misterioso motivo, della Besutti già dal giorno prima non si avevano più notizie. L’ultima traccia è il ticket risalente alla mattina del 22 maggio trovato nella sua Opel Meriva: i carabinieri l’hanno rintracciata l’altro giorno, parcheggiata nelle vicinanze della stazione dei treni di Udine.
Ricerche da Mantova alla Slovenia. La pista economica imboccata dalla Procura di Udine per far luce sull’improvvisa sparizione di Ivana Besutti parte da qua. Abbottonatissimi sui particolari della vicenda, il pm Lucia Terzariol e il comandante del Nucleo investigativo, capitano Fabio Pasquariello, sembrano comunque propensi a ritenere più verosimile un suo allontanamento volontario. Era stato il marito Daniele Capasso, non vedendola rincasare la sera di venerdì 24, a sporgere denuncia. Da tempo, la contabile trascorreva a Codroipo, nella villetta al civico 100 di via Circonvallazione sud dove abitano anche il marito e la madre, soltanto i fine settimana. Dal lunedì al venerdì, invece - per una scelta a suo dire dettata da esigenze di lavoro -, si fermava in un appartamento di sua proprietà, a Udine. I sopralluoghi effettuati in quelli e in un terzo immobile non avrebbero apportato alcun elemento utile alle indagini. Vani anche gli accertamenti delegati ai colleghi della provincia di Mantova: da tempo, nessuno dei parenti e conoscenti sentiti risulta avere più contatti con lei. Tutt’ora in corso, invece, le verifiche sui conti correnti e le ricerche estese alla Slovenia.
Segretaria e imprenditrice. Nell’Azienda agricola dei conti di Colloredo Mels, di proprietà dell’imprenditore lombardo Piero Foresti, la Besutti era qualcosa di più di una semplice contabile. In servizio come libera professionista da circa 13 anni, era lei a gestire la segreteria. La conferma arriva, indirettamente, dal custode del palazzo. «La responsabile? Non c’è e non sappiamo niente di lei da un pezzo - risponde con gentilezza al telefono -. Non si presenta dal 21. L’ultima volta l’abbiamo vista nel pomeriggio: era venuta a prendere alcuni documenti». L’ufficio della Besutti si trova oltre la strada, in via del Palazzo, in un’altra ala dell’edificio. «Siamo tutti costernati e molto preoccupati - continua il custode -. E siamo anche rimasti meravigliati da quello che è stato scritto sui giornali: di quale “tesoretto” si parla? Qui non c’è stata nessuna denuncia». Attiva su più fronti, da anni la Besutti curava anche la contabilità della società agricola Mauracher e, dall’11 ottobre del 2012, era titolare dell’impresa individuale di commercio all’ingrosso di vino “Similitudine”, con sede nella sua stessa abitazione di via Circonvallazione sud. L’ennesima di una lunga serie di imprese, avviate e poi per lo più malamente cessate, fin da quando abitava ancora in provincia di Mantova.
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