In 200 al presidio anti green pass e obbligo vaccinale

Persone anche da fuori regione per ascoltare Amici La “Marcia della liberazione” sotto gli occhi della digos
Donatella Schettini



Il Governo, i virologi e, perché no, anche la stampa nel mirino degli “oppositori all’obbligo di vaccino e al green pass”, che si sono radunati ieri in piazzale Ellero dei Mille a Pordenone. Ad ascoltare i relatori circa 200 persone, alcune provenienti da fuori regione. La manifestazione era stata chiamata “La marcia della liberazione” dall’obbligo vaccinale e dal green pass. I partecipanti hanno rifettato la dicitura “no vax” e la definizione di negazionisti. Sta di fatto che ieri, però, sono state espresse dure critiche all’obbligo vaccinale e al vaccino stesso.

Per alcune ore i partecipanti hanno ascoltato i relatori. Pochissime le mascherine tra la folla. Ha cominciato l’avvocato Pierumberto Starace, poi la parola è passata al dottor Mariano Amici, romano e noto alle cronache nazionali per la partecipazione a trasmissioni nazionali con posizioni diverse rispetto ai virologi. Amici ha parlato per quasi un’ora contro la dittatura sanitaria e «un governo fantoccio guidato dalla multinazionali sanitarie. Le stesse che negli Stati Uniti hanno decretato la vittoria del presidente Biden». Una panoramica generale, la sua, dalla sanità alla politica, per arrivare alla critica all’obbligo vaccinale e alle conseguenze del siero che secondo il medico porterebbero al rischio di diventare ammalati cronici. Di qui il beneficio per le multinazionali farmaceutiche. Un intervento diviso in due parti: una prima generale in cui dove non sono mancati gli slogan e una seconda con le spiegazioni scientifiche del medico che ha rivendicato il fatto di avere curato a casa i suoi pazienti colpiti dal Covid e che nessuno di loro sia morto.

Secondo Amici «il tampone non è diagnostico e non tutti i morti classificati per Covid in realtà sono deceduti per il virus». Amici ha anche detto che una cura c’è, gli anticorpi monoclonali, che però vengono riservati alle persone abbienti. Per la cronaca i monoclonali vengono utilizzati anche al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, non in base al censo, ma a protocolli stabiliti dai medici.

I partecipanti non vogliono vaccinarsi perché ritengono non che il vaccini sia sicuro e che non si conoscano le sue conseguenze.

Nessuna domanda al medico. Il pubblico ha ascoltato e applaudito o fischiato quando venivano citati politici o virologi. La parola è passata poi ad Ambra Fedrigo, laureata in lettere e filosofia, che già in passato aveva espresso la sua posizione contraria all’obbligo vaccinale per i bambini. In programma poi gli interventi della giornalista Tiziana Alterio, della fisioterapista Giulietta Beele e del medico Dario Miedico. —



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