«Il tuo sorriso ci sarà di conforto»

Il parroco di Manzano ha ricordato così Chiara Zurco, la moglie del sindaco Iacumin morta a 37 anni
Corno di Rosazzo 10 ottobre 2015 Sant' Andrea del Judrio. Funerali di Chiara Zurco, moglie del sindaco di Manzano Mauro Iacumin. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Corno di Rosazzo 10 ottobre 2015 Sant' Andrea del Judrio. Funerali di Chiara Zurco, moglie del sindaco di Manzano Mauro Iacumin. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

MANZANO. «Il tuo sorriso è stato un dono. Ora tocca a noi diffonderlo, in ricordo della tua immagine, affinché diventi spunto di condivisione nell’intera comunità». Così le amiche, nel corso della preghiera dei funerali, hanno voluto ricordare Chiara Zurco, morta mercoledì a soli 37 anni.

Un migliaio di persone hanno voluto dare l’ultimo saluto alla moglie del sindaco di Manzano, Mauro Iacumin. Tra queste anche dodici primi cittadini dei Comuni contermini, seduti nei primi banchi della chiesa di Sant’Andràt del Judrio, frazione di Corno di Rosazzo, dove Chiara era nata e aveva ricevuto i sacramenti fino alla cresima.

Attorno a Iacumin, ai genitori Alberto e Luisa, e alla sorella Greta, straziati dal dolore, si sono stretti anche numerosi ex amministratori, “avversari politici”, la protezione civile di Manzano, una rappresentanza dei vigili urbani, della Croce rossa e dei carabinieri e i lavoratori della Calligaris, azienda per cui lavorava Chiara come sistemista.

«Chiara – ha ricordato nel corso dell’omelia don Nino Rivetti, parroco di Manzano, che aveva sposato la coppia nove anni fa a Noax e tenuto a battesimo la piccola Stella di 5 anni – è stata una testimonianza per tutti noi di come la sofferenza è stata affrontata con grande forza d’animo nella consapevolezza che il filo di speranza che la teneva in vita si sarebbe spezzato».

«Chiara – ha aggiunto – sei stata una mamma giusta, una moglie fedele e una persona solare. La perdita lascia un grande vuoto. Ora sei al fianco di Dio e stai per aprire il tuo libro fatto da 37 pagine, troppo poche, ma dense di espressione e significato, dove si trova scritto tutto il tuo amore per la famiglia, l’impegno per il lavoro e l’entusiasmo verso la vita e verso i tuoi amici che contagiavi con il tuo sorriso».

«Ora – ha concluso il parroco –, come una stella dal cielo cerca di essere da conforto ai tuoi cari».

Laureata all’Università degli studi di Udine in informatica, da subito era entrata alla Calligaris come addetta ai sistemi informatici. Mauro e Chiara si erano sposati il 30 settembre di nove anni fa, a coronamento di un amore durato da molto tempo. Una vita felice. 

Entrambi avevano la passione per i viaggi. Avevano visitato New York di recente, ma anche le Seychelles, il Giappone (Paese molto caro a Chiara), il Perù, e si erano spinti fino quasi alla Terra del Fuoco. Cinque anni fa la nascita di Stella. Un momento indimenticabile, prima che la terribile diagnosi arrivasse a spezzare i sogni della coppia, come un fulmine a ciel sereno.

All’esterno della chiesa sono state raccolte offerte per il Cro di Aviano, dove Chiara era seguita da circa tre anni, da quando era stata riscontrata la terribile malattia. I genitori della classe frequentata da Stella, la figlia di Chiara e Mauro, dell’International school di Udine hanno attivato una catena di solidarietà con una mamma psicologa infantile in prima linea a sostegno della famiglia. La salma sarà cremata e le ceneri sepolte nel cimitero di Manzano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto