Il trans scagiona il vice questore

Ha detto in aula che i rapporti con Rodriguez sarebbero stati sentimentali e non frutto di corruzione

VENEZIA. Quasi un confronto, ieri, negli uffici del Tribunale di Venezia a Piazzale Roma tra il transessuale colombiano e il vice questore Giovanni Rodriguez, che deve rispondere di concorso in corruzione assieme a due suoi colleghi del Commissariato di Jesolo per un permesso si soggiorno che, stando alle norme, non gli spettava.

Il pubblico ministero ha chiesto e ottenuto dal giudice veneziano Massimo Vicinanza un incidente probatorio per interrogare il trans in modo che le sue dichiarazioni rimangano come testimonianza da poter usare anche in un eventuale processo senza la necessità di doverlo richiamare in aula. E ieri, in parte, le accuse sarebbero state ridimensionate.

In aula, oltre agli avvocati Barbara De Biasi, che con l’avvocato Antonio Franchini difende l’indagato c’era anche il vice questore per assistere al lungo interrogatorio che è iniziato in tarda mattinata e si è protratto anche nel pomeriggio. Stando alle accuse iniziali, il trans avrebbe ripagato il favore fatto dal vice questore con rapporti sessuali gratuiti.

Rodriguez, che un tempo lavorava presso il Commissariato di Jesolo, avrebbe indirizzato il colombiano a Denis Gobbato e Riccardo Chiumento, i due poliziotti accusati di aver venduto i permessi di soggiorno a bengalesi, europei dell’Est e sudamericani.

Ieri, il trans ha ammesso di aver avuto in più occasioni rapporti sessuali con il poliziotto, ora in servizio alla Questura di Pordenone, ma semplicemente perché avevano una relazione. Insomma non ci sarebbe stato uno scambio, rapporti sessuali per la raccomandazione, ma Rodriguez lo avrebbe comunque indirizzato dai suoi ex colleghi di Jesolo perché risolvessero il problema che aveva.

Non è escluso che il reato contestato al vice questore ora possa cambiare, ma toccherà al pubblico ministero Buccini deciderlo. Perché scatti il reato di corruzione, infatti, deve esserci la così detta utilità per il pubblico funzionario, che in questo caso manca perché i rapporti sessuali tra i due c’erano ma erano giustificati dalla loro relazione.

Tra l’altro, nell’interrogatorio che Rodriguez ha già sostenuto davanti al giudice Vicinanza avrebbe riferito che neppure era a conoscenza dei sistemi utilizzati da Gobbato e Chiumento, all’amico colombiano li aveva segnalati perché al Commissariato di Jesolo erano loro ad occuparsi delle questioni sollevate dagli immigrati in arrivo.

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