«Il traffico di rifiuti danneggiò il borgo»
di Alessandra Ceschia
TRIVIGNANO
Una condanna per tutti gli imputati e un risarcimento di 50 mila euro con la provvisionale di 15 mila euro per Clauiano, uno dei 100 borghi più belli d’Italia, danneggiato da un traffico illecito di rifiuti.
Sono le richieste formulate dall’avvocato Lorenzo Cudini per il Comune di Trivignano, costituitosi parte civile nel procedimento legato al traffico di rifiuti alla Cava Zof di Trivignano, discarica autorizzata unicamente per lo smaltimento di rifiuti inerti, all’interno della quale – attraverso una triangolazione che, ha spiegato Cudini, faceva arrivare il materiale fino a San Donà di Piave e ricorreva al cambio bolle – era arrivato ben altro, dai fanghi di dragaggio ai rifiuti solidi urbani da spazzamento strade.
A porre fine a quel traffico, nell’autunno del 2004, era stato un blitz dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Un centinaio di militari, fra Friuli e Veneto, avevano preso parte all’operazione “Alto rendimento” che aveva portato al sequestro della cava Zof di Clauiano (242 mila metri quadrati) e dell’impianto di stoccaggio “Maritan Zefferino” con sede a San Donà di Piave.
Ieri il fascicolo, di cui è titolare il sostituto procuratore Claudia Danelon che ha coordinato le indagini, è approdato dinanzi al giudice al giudice del tribunale di Udine Maria Rosa Persico.
La pubblica accusa, rappresentata dal viceprocuratore onorario Alessandra Cadalt, ha formulato quindi le sue richieste: 3 anni e 6 mesi di reclusione per Alessandro Turello, in qualità di responsabile della gestione della discarica di categoria 2A, difeso da Raffaele Conte; 3 anni e nove mesi di reclusione per Mario Finato presidente del Cda e amministratore delegato della società Finato srl difeso da Alberto Mascotto; 2 anni e 4 mesi per Flavio Bragato presidente del cda della società Tre Esse, difeso da Andrea Cervesato; 2 anni e 10 mesi per Silvano Basei gestore della Cava Zof, difeso da Lucia Lorenzon. Richiesta di assoluzione, infine, dalla pubblica accusa per Stefano Rizzi e Giancarlo Bellotto difesi rispettivamente da Fabrizia Mozzato e Giorgio Caruso.
Nel corso della prossima udienza, fissata per il 20 settembre, saranno gli avvocati della difesa a parlare prima del pronunciamento del giudice.
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