Il suo cuore non ha retto al grande dolore: a 97 anni muore 24 ore dopo la figlia

Pasiano, il “comandante” Donato Ricci era marito di Kalina Luppis. La grande carriera in Marina, poi la collaborazione con Olivetti
Donato Ricci e la figlia Cristina Ricci Luppis
Donato Ricci e la figlia Cristina Ricci Luppis

PASIANO. Il suo cuore di ultranovantenne non ha retto alle drammatiche conseguenze del malore che ha colpito la figlia: padre e figlia – membri della nobile dinastia dei Luppis di Ferrara – muoiono a 24 ore di distanza l’una dall’altro.

Donato Ricci, 97 anni, è deceduto giovedì 12 luglio: il giorno precedente si era spenta la figlia, Cristina Ricci Luppis di 67 anni. La donna era stata colpita da un malore improvviso quattro mesi fa che aveva avuto conseguenze pesantissime. Il dolore per la triste sorte della figlia, unito all’età avanzata, ha minato profondamente l’anziano padre nel corpo e nello spirito.

Il “comandante” Donato Ricci, di origini toscane, nacque ad Arezzo nel 1921. Dopo una formazione scolastica completata all’Accademia navale di Livorno, ebbe una brillante carriera militare come ufficiale di Marina fino alla prima metà degli anni ’50, quando fu reclutato dall’ingegner Olivetti, insieme a vari altri colleghi del suo corso, per costituire uno staff di dirigenti efficienti e con capacità di comando.

Direttore di filiale per tre anni, fu poi responsabile del Sud America per l’Olivetti, anche grazie alle quattro lingue che parlava correttamente. Continuò la carriera di dirigente industriale fino a diventare direttore generale della prima finanziaria italiana tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70; infine assunse il ruolo di consulente finanziario della famiglia reale saudita.

Donato Ricci sposò Kalina Luppis, figlia dell’eclettico nobile ferrarese Ferruccio Luppis. Insieme vissero tra Roma, Venezia e Milano, dove la famiglia abitò negli ultimi 13 anni fino alla prematura morte di Kalina.

Alla morte della moglie, mentre i figli decisero di trasferirsi a vivere a Villa Luppis di Rivarotta, Ricci rimase a Milano, risposandosi dopo qualche anno e continuando la carriera di consulente finanziario della famiglia reale araba, operando tra Milano e Gedda – in Arabia Saudita – e continuando a girare il mondo. Alla morte della seconda consorte, ormai molto anziano, si riunì ai figli tornando a Villa Luppis due anni fa.

Cristina Ricci Luppis nacque proprio a Villa Luppis nel 1951 e crebbe al seguito dei genitori tra Roma, Venezia e Milano, dove completò i suoi studi dalle Orsoline. Sin da ragazzina si dedicò alla pittura e alla ceramica. In anni più maturi collaborò con il padre in lavori d’ufficio come sua assistente. Lasciata Milano e trasferitasi a Rivarotta, si dedicò alla casa e a collaborazioni operative con il fratello Giorgio.

Grande appassionata di animali, dava assistenza e nutrimento a cani e gatti abbandonati. Il tratto principale che la contraddistingueva era un’estrema generosità: Cristina era sempre pronta ad aiutare chiunque avesse bisogno, dai parenti agli amici e fino agli sconosciuti.

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