Il sogno di Vendruscolo è diventato realtà “La VolatA” ospiterà la Coppa del mondo

Un imprenditore che non c’è più, una pista da sci nata dalla sua fantasia e un’impresa coronata dal figlio per i campioni 

il progetto



Per un’intera vita Alberto Vendruscolo, originario di Sacile come la moglie Anna Maestri, ha costruito vie dove non c’erano e ha visto percorsi dove altri non li vedevano. Era nel suo Dna, era il suo lavoro di costruttore di strade e titolare dell’impresa che ancora oggi porta il suo cognome.

È stato così anche per la “La VolatA”, la pista nera che sognava di completare per collegare il Col Margherita al Passo San Pellegrino. Un’impresa ritenuta da molti «folle» e realizzata dal figlio Mauro, attuale presidente della Funivia Col Margherita. Quel tracciato ora ospita l’élite dello sci mondiale: da domani a domenica si terrà qui la Val di Fassa Ski World Cup, la Coppa del Mondo femminile di sci alpino. Quelle “V” e “A” maiuscole sono un omaggio a chi questa pista l’ha voluta, senza poter vedere concretizzato il suo sogno. Oggi “La VolatA” è una delle piste più adrenaliniche delle Dolomiti: 2.400 m di lunghezza, 630 di dislivello e muri che sfiorano la pendenza del 50%. «Fare una pista lì è un’idea un po’pazza», si era sentito ripetere Mauro Vendruscolo. Non si trattava solo di creare un percorso che partisse in una regione, il Veneto, e arrivasse in un’altra, il Trentino. A farla sembrare folle erano quei vuoti di roccia nella parte finale, dove anche solo immaginare un tracciato sembrava impossibile. Eppure Mauro quella linea la distingueva chiaramente tra i manti nevosi del Col Margherita, così come l’aveva immaginata suo padre Alberto. Il sogno di entrambi era completare quel primo ripido tratto creato, a fine anni ’80, grazie a Livio Sommariva, primo presidente della “ Funivia Col Margherita”.

Nel 1982, con l’installazione dell’omonima funivia, si era infatti compiuto il primo passo verso la creazione della Ski Area San Pellegrino, collegando in pochi minuti il Passo San Pellegrino (Trento), ai 2.514 metri del Col Margherita nel territorio di Falcade (Belluno). A quel punto mancava solo una nera dei campioni che partisse da un versante e giungesse nell’altro.

Alberto Vendruscolo la sognava sin da quando si era innamorato del mondo dello sci agonistico, costruendo le strade in vista delle Olimpiadi di Cortina del 1956, e non perdeva occasione per spronare il figlio: «Mi ripeteva che toccava a me il compito di finire quella pista e io, con la tristezza nel cuore, non sapevo come dirgli che non potevamo ancora permetterci un progetto così imponente». Il completamento de “La VolatA” si mette nero su bianco nel 2011 ma è solo qualche anno dopo che il progetto prende vita, ospitando di lì a poco una competizione ai massimi livelli: i campionati mondiali junior della Val di Fassa. «La VolatA è quello che è grazie a tutti quelli che ci hanno creduto, a partire dai nostri collaboratori che hanno lavorato anche fisicamente per realizzarla», afferma Mauro Vendruscolo. Oggi quella che suo padre Alberto intravedeva tra quelle rocce è una pista da Coppa del Mondo. —



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