Il sindaco: «Le scritte contro Emilio Fede opera di poveretti»

SPILIMBERGO. «Un gesto volgare e stupido, che non può che essere l’opera di poveretti». Questo il commento, senza troppi giri di parole, del sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, rispetto all’epi...

SPILIMBERGO. «Un gesto volgare e stupido, che non può che essere l’opera di poveretti». Questo il commento, senza troppi giri di parole, del sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, rispetto all’episodio che ha visto preso di mira il giornalista Emilio Fede. Contro di lui, ignoti hanno scritto frasi ingiuriose, tracciate con vernice rossa su una delle colonne del portone di ingresso di villa Marzotto, già Andervolti, al civico 7 di via Nazario Sauro, a Gaio di Spilimbergo. Un legame, quello di Emilio Fede con la città del mosaico, dovuto al fatto che la primogenita Simona, ex moglie di Vittorio Marzotto, all’anagrafe risulta ancora residente nella storica dimora. In realtà, la figlia di Fede vive e lavora stabilmente a Parigi, e con quella villa non ha più nulla a che fare. Lo stesso Marzotto si limita di tanto in tanto a qualche fugace apparizione nella casa, affidata alla custodia dell’amico spilimberghese Fabio De Caneva, il primo ad essere rimasto sorpreso dalla stupidità di chi si è reso autore di un gesto simile. Gesto che comporterà l’intervento di una ditta specializzata per la rimozione della vernice, e presumibilmente una denuncia contro ignoti. L’atto vandalico è stato condannato anche dagli spilimberghesi: con una serie di post sulla pagina Facebook “Sei di Spilimbergo se...”, hanno espresso rammarico per quanto accaduto, esprimendo solidarietà alla famiglia Marzotto. (g.z.)

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