Il sindaco accoglie l’invito di Agrusti Sì alla cittadinanza ai Wallenberg

Impegno a portare la proposta in consiglio comunale Da Zanussi a Electrolux, Pordenone sempre in primo piano



La famiglia Wallenberg cittadina onoraria di Pordenone: il sindaco Alessandro Ciriani accoglie la proposta lanciata dal presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti nel corso della cerimonia per i cinquant’anni dell’associazione di categoria e s’impegna a portarla in discussione in consiglio comunale. A quest’ultimo, infatti, spetta l’ultima parola sull’onorificenza da conferire al nucleo svedese che ha partecipazioni nella maggior parte dei grandi gruppi industriali, tra i quali figura Electrolux. «Una famiglia che vive lontano, ma che si è rivelata fondamentale per l’economia anche del Pordenonese – ha affermato il primo cittadino –. Avrebbe potuto delocalizzare e invece ha effettuato importanti investimenti sul territorio. È degna, quindi, di ricevere la cittadinanza onoraria».

Il numero uno di Unindustria ha definito i Wallenberg «i nuovi cavalieri del lavoro. Una famiglia a tutti gli effetti pordenonese». Agrusti si è soffermato sulla sua importanza quando ha ricordato che Pordenone «ha avuto grandi cavalieri del lavoro che sono stati protagonisti della nascita della provincia e hanno creato realtà talmente solide che poi hanno trovato altre gambe su cui camminare». Il riferimento era a Lino Zanussi e Luciano Savio, che hanno creato aziende di grande livello e spendibili in campo internazionale, tant’è che sono state rilevate da player mondiali. Quindi il pensiero a Electrolux e alla famiglia Wallenberg. «Durante la cerimonia per i cinquant’anni di Unindustria è stato messo in evidenza l’orgoglio pordenonese – ha sottolineato Agrusti –. Non a caso, tra le bandiere al teatro Verdi, c’era anche il gonfalone della Provincia».

Pordenone al centro, ma sguardo proiettato all’Europa: prima dell’apertura del concerto che ha chiuso i festeggiamenti, l’intonazione dell’inno europeo ha preceduto quella dell’inno di Mameli. Un’altra scelta non casuale. E quando si è parlato di passato, non ci si è soffermati solamente sulle gloriose vicende industriali, ma anche su una pagina dolorosa della storia, ossia quella legata all’Olocausto. «Isabel Gallo, studentessa del liceo Leopardi-Majorana, ha letto una parte dell’incipit del libro “Se questo è un uomo” di Primo Levi – ha spiegato Agrusti –. Un momento molto toccante. In quest’occasione, era importante ricordare anche il dramma della Shoah».

Il vertice degli industriali, dopo avere rammentato gli importanti investimenti che l’associazione di categoria ha effettuato in loco, da quelli sull’innovazione, puntando sul Polo tecnologico, a quelli sul capitale umano, con la creazione della Lean experience factory, fabbrica modello a San Vito al Tagliamento, ha assicurato massimo impegno per il futuro. «Tra cinquant’anni io sarà ancora qui – ha scherzato –. Il nostro impegno sarà ancora più intenso: proseguiremo sulla strada del progresso economico, dell’innovazione e della competitività per garantire futuro alle giovani generazioni, sicurezza per le famiglie e coesione sociale e generazionale». Agrusti ha assicurato un lavoro di squadra con gli altri attori del territorio. «Assieme alle altre categorie economiche, alle professioni, alle organizzazioni sindacali e ai loro rappresentanti continueremo a impegnarci per la crescita complessiva di questa provincia – ha concluso –. I nostri imprenditori hanno dimostrato, anche in questi anni difficili in cui uno tsunami ha colpito l’economia di buona parte del mondo, di avere forza, intelligenza e coraggio. Hanno dimostrato di voler partecipare allo sforzo collettivo per fare sì che questa terra di imprese avesse anche scuole di qualità, sanità di eccellenza, cultura diffusa». —



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