Il sindacalista: inutile un’altra area di vendita a Cornadella
SACILE. «Rivitalizzare il commercio a Sacile? Non serve un altro centro commerciale a Cornadella». Mauro Agricola vertice Uil Tucs lo dice chiaro: «Il Comune incasserà le tasse Imu e Tasi sui nuovi immobili commerciali che saranno costruiti nella prima periferia urbana, perché tante case private sono vuote e abbandonate. Ma l’impatto sarà devastante, ancora una volta, per il centro città. Lo spopolamento e l’impoverimento commerciale ed immobiliare del centro storico, va avanti con i nuovi piccoli e medi centri commerciali. Dopo il Bennet che, due anni fa, ha accelerato la crisi di vendite per i negozi in centro, assisteremo a un’altra Caporetto?».
La variante 69 al painoregolatore accende il disco verde sul nuovo insediamento commerciale a Cornadella: alzerà la serranda anche un market alimentare. «Un altro punto vendita a Sacile farà bene a chi? – si interroga il sindacalista – La cittadinanza non credo abbia interessi diretti. I costi saranno pagati dai lavoratori: la politica commerciale “mors tua vita mea” trascina le dinamiche territoriali verso un futuro a rischio».
La concorrenza è diretta, sulla Pontebbana. «Bennet non abbassa la bandiera ma risente dell’apertura del supermercato Bingo sulla Pontebbana, tra Fontanafredda e Sacile – analizza Agricola – Ci sono altri punti vendita come il centro Serenissima ed il supermarket Eurospar che hanno alzato la concorrenza all’ultimo cliente. Ma è Bingo che sta creando problemi a Sacile: i clienti in fuga dal Giardino della Serenissima vanno a riempire i carrelli dove il rapporto qualità-prezzo risulta più conveniente». Il punto vendita più vicino e a due passi dalle rive del Livenza...©RIPRODUZIONE RISERVATA
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