«Il segreto è la voglia di divertirsi»

Parla Renato Pontoni, organizzatore e ideatore della festa nata 22 anni fa
BUTTRIO 31 MARZO 2000 CEGHEDACCIO AL DOMANI TELEFOTO AGENCY ANTEPRIMA
BUTTRIO 31 MARZO 2000 CEGHEDACCIO AL DOMANI TELEFOTO AGENCY ANTEPRIMA

Contagiosa, piena di ritmo e di voglia di divertirsi, senza età. È la febbre da Ceghedaccio che sta salendo giorno dopo giorno in vista dell’appuntamento per venerdì prossimo fissato alla Fiera di Udine a partire dalle 20. Una formula vincente che conquista persone di tutte le età, giovani e meno giovani, senza stancare mai. Renato Pontoni è il dj friulano che ha capito che gli anni 70/80 sarebbero rimasti nel cuore della gente.

Perché il Ceghedaccio è una festa senza tempo?

«Negli anni 90, quando è nato, si viveva proiettati quasi interamente nel futuro; le classifiche musicali cambiavano a ritmi elevatissimi, di settimana in settimana, tanto che i vinili anni’70 e’80 erano già stati accantonati. Il Ceghedaccio è nato per riproporre quel passato e la musica d’oro di quegli anni di cui sono un collezionista. Snobbata dai critici, bollata come spazzatura, la disco music ebbe una ascesa velocissima sbancando classifiche e radio in pochissimo tempo. Era un modo per sfuggire dalla quotidianità e di far ballare i giovani abbattendo barriere razziali e sociali. E proprio questo si riscontra ancora oggi al Ceghedaccio: una festa per persone normali senza fronzoli, che coinvolge giovani e meno giovani, imprenditori e operai, ricchi e poveri, dove non conta lo status sociale o il livello economico. Un patrimonio musicale che nonostante l’evoluzione di gusti e tempi continua a riecheggiare ancora oggi. Si pensi ai numerosi re-mixaggi proposti negli ultimi anni.

Ma qual è l’ingrediente che ha permesso al Ceghedaccio di raggiungere il traguardo dei 22 anni?

«Divertimento, emozioni, voglia di stare insieme, genuinità e positività sono questi gli ingredienti che hanno permesso alla manifestazione di essere riproposta per così tanti anni, collezionando importanti presenze edizione dopo edizione. Non dimentichiamo inoltre che al Ceghedaccio si balla con gli orari di un tempo: dalle 20 all’1.30 massimo 2 di notte e poi tutti a casa, proprio come una volta. Ma la vera chiave di questo successo sono le persone che partecipano per ballare al ritmo della musica dance più gettonata senza eccessi o sballi».

In che modo si concilia una festa anni 70/80 con i gusti e la musica di oggi? È una festa solo per over 30/40?

«Assolutamente no, anzi. Il bello della festa è proprio questo: un appuntamento che riesce a coinvolgere e a far divertire i giovani di oggi e di ieri. Il Ceghedaccio è un tuffo nel passato ma in un contesto sempre attuale moderno e all’avanguardia. Utilizziamo a ogni edizione effetti spettacolari e scenografie super tecnologiche sempre diverse per rendere speciale ed emozionante l’evento. Ma non mancano la sfavillante mirror ball, i vinili originali e i classici lenti della mezzanotte, momento di socializzazione e di romanticismo che oggi non esiste più. Sicuramente in quegli anni non si chiedeva l’amicizia su Facebook. Ma su Fb comunque ci siamo anche noi, con un altissimo numero di iscritti e “amici” con cui condividiamo foto, video e i post. Con questo canale raggiungiamo soprattutto il pubblico più giovane, i ventenni, che partecipano sempre più numerosi con entusiasmo al Ceghedaccio condividendo questo stile.

L’edizione più bella di questi 22 anni?

«Io me le porto tutte nel cuore iniziando dalla prima fatta alla Botte di Pradamano nel lontano 1993, passando per il Domani di Buttrio, lo Scarpandibus di Codroipo, la Grotta di Artegna fino alla Fiera di Udine. Ma l’edizione più bella è sempre la prossima….ricordando quella appena trascorsa. Ogni volta cerchiamo qualche novità da proporre per stupire e emozionare il pubblico. Questa volta ad esempio sarà possibile vedere nel pre-serata il video delle edizioni dal 1995 al 2005 o approfittare dello spazio gratuito di trucco-parrucco per farsi “acconciare per le feste” in stile Ceghedaccio.

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