Il saluto della Val Degano a don Gino Job con la canzone a Maria

FORNI AVOLTRI. Le comunità dell’alta valle del Degano si sono riunite ieri in preghiera nella chiesa di San Lorenzo a Forni Avoltri per salutare don Gino Job, 85 anni, che per 15 anni, dal 1994 al 2009 aveva guidato le parrocchie dei Comuni di Rigolato e Forni Avoltri. L’addio a don Gino Job, che ha guidato varie altre parrocchie della Carnia, è stato celebrato in chiesa dal vicario generale monsignor Guido Genero, dal pievano della parrocchia fornese don Pier Luigi Molinaro e dai parroci della Carnia. La messa funebre è stata accompagnata dal coro di Forni Avoltri, presieduto da Primo Del Fabbro, che ha dedicato al suo parroco le canzoni che lui prediligeva. Don Gino aveva dimostrato interesse per la musica, sostenendo attivamente il gruppo bandistico Federico Vidale ed il coro a Forni Avoltri. Amava la canzone “Maria la sù” di De Marzi, che è stata cantata durante le esequie. Oltre al vicario don Genero, a ricordare la figura dello scomparso in chiesa è intervenuto il sindaco Clara Vidale che ha sottolineato la vicinanza fra le comunità locali e il parroco, nato ad Este nel 1932 da una famiglia originaria di Villa Santina. Terminato il periodo di attività ecclesiastica, don Job si era ritirato a Udine, ma senza mai dimenticare i paesi e la gente delle comunità che aveva guidato nei suoi ultimi anni e aveva espresso il desiderio di essere sepolto a Forni Avoltri. Don Gino Job in gioventù era emigrato in Brasile e qui, nel 1967 fu ordinato sacerdote a Belo Jardin, nella diocesi di Pesqueira. Negli anni precedenti , ancora con veste laica, aveva retto, sempre a Belo Jardin, il seminario locale, prima come vice direttore e quindi da rettore. Nel biennio 1970 e 1971 fu parroco a Sanaharò, poi fu richiamato in Friuli dove divenne parroco di Tualis di Comeglians dal 1971 sino al 1978. Don Job fu anche, negli anni Settanta, vice rettore dell’istituto udinese Tomadini. Dal 1980 per otto anni fu parroco di Ovaro, per poi in Brasile. Dal 1991 al 1994 resse la parrocchia di Sauris. —

G.G.

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