Il ritorno di “Pn pensa” Festival del confronto ma non con la Regione

Si parte il 5 giugno con la nona edizione, che si terrà in città Ceolin: «Mai vinto un bando, i fondi sono della Provincia»
E’ il festival del confronto, con tutti tranne – verrebbe da dire – con la Regione. Anche se figura il logo del Friuli Venezia Giulia nella nona edizione di Pordenone pensa, infatti, i finanziamenti erogati sono quelli che erano stati previsti dalla defunta Provincia. «C’è la Regione per finta – ha ironizzato la presidente del circolo Eureka, Elena Ceolin – Non abbiamo mai vinto un bando, da quando c’è questa amministrazione non abbiamo mai avuto un contributo, ma noi andiamo avanti. Non siamo dei principianti, le nove edizioni parlano per noi»,

E l’edizione che partirà il 5 giugno è a pieno titolo la prima della nuova veste del festival: una manifestazione che si stabilizza a primavera – lo scorso anno si era tenuta a novembre – e che fa della sua sede Pordenone, con una grafica rinnovata realizzata da Laura pizzato per UnostudioX e D'Orsi Studio. L’illustrazione è della giovane artista cordenonese Laura Pizzato. «A settembre organizzeremo qualche evento a Polcenigo e Cavasso, che ci sostengono». E’ anche qui un’anticipo: un “duello” tra Marcello Veneziani e Mario Capanna sul tema del ’68.

Si parte il 5 giugno alle 20.30 all’ex Convento di San Francesco con il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz. Martedì 6 – sempre alle 20.30 all’ex Convento –, Luigi Mascheroni duetterà con Pietrangelo Buttafuoco sul tema “L’astuzia del bello”. Stesso luogo e stessa ora, ma mercoledì 7, per la giornalista e scrittrice Luisella Costamagna che descriverà cosa pensano realmente gli uomini delle donne. Giovedì 8 giugno alle 20.30 nel chiostro dell’ex Convento sarà la volta della scienza, con un confronto tra l’astrofisica Claudia Maraston e il blogger astrofilo Adrian Fartade. Venerdì, sempre al San Francesco, toccherà al giornalista Gianluigi Paragone aprire gli appuntamenti dedicati all’economia.

Lunedì 12 giugno alle 20.30 in sala Teresina Degan della biblioteca civica si confronteranno gli economisti Alberto Bagnai e Paolo Guerrieri mentre martedì 13 giugno alle 20.30 nel chiostro della biblioteca appuntamento con il giornalista Gianni Riotta per parlare dell’America di Trump e dei suoi riflessi sulla politica ed economia internazionale. Mercoledì 14 giugno appuntamento nel quartiere di Torre: alle 20.30 alla Bastia di Torre ci sarà il criminologo Massimo Picozzi. A chiudere l’edizione 2017 sarà Alan Friedman, giornalista, economista e volto noto della televisione: venerdì 15 alle 20.30 nel chiostro della biblioteca. Tutti gli appuntamenti saranno aperti e gratuiti.

Se Ceolin ha voluto ringraziare i partner, soprattutto privati – quest’anno tra i nuovi c’è la Bcc pordenonese – e lo staff della manifestazione, l’assessore Pietro Tropeano ha sottolineato come tutte le politiche culturali dell’amministrazione vadano nella direzione di valorizzare il territorio. Il sindaco Alessandro Ciriani ha fatto i complimenti agli organizzatori «della manifestazione che vanta più tentativi di boicottaggio della storia – ha detto con ironia –. Esiste una cultura profonda, che è fatta dalle scuole e dal mondo della formazione, una cultura diffusa che è rappresentata dalle associazioni e infine ci sono gli eventi che non vanno condannati – ha aggiunto rispondendo indirettamente alle critiche dell’ultimo periodo – perché stimolano la formazione del pensiero e polarizzano l’attenzione sulla città. Se vogliamo essere una capitale della cultura – ha esortato il sindaco – non dobbiamo volere una città musealizzata bensì viva, fruibile, aperta».

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