Il ricordo di Ciro Nigrispartigiano ed educatore

UDINE.
Sala Ajace ospiterà venerdì 12 giugno, alle 16, l'incontro dedicato a
Ciro Nigris “Marco”, resistente, educatore e uomo di cultura nella società friulana e carnica.
Questo il programma: saluto del sindaco di Udine, Furio Honsell; Giovanni Spangaro:
Ciro Nigris, un comandante partigiano di Ampezzo
; Giovanni Ortis:
Giro Nigris educatore
; Alberto Buvoli:
Ciro Nigris e l'Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione
; Rodolto Castiglione:
Giro Nigris e il teatro
; Daniele Nigris:
Memorie private e memoria pubblica
; interventi e dibattito
Ciro Nigris è stata una delle figure di maggior rilievo culturale udinese e friulana della quale attivo protagonista dal dopoguerra fino a pochi anni fa.
Originario di Ampezzo, dove era nato nel 1921 , ancora studente dell'Università di Padova nel 1941 fu chiamato alle armi e mobilitato per il fronte russo come ufficiale del Battaglione Tolmezzo dell'8° Reggimento Alpini della Divisione Julia. Ferito sul fronte russo nel dicembre 1942, venne rimpatriato seguito, fin dall'8 settembre, partecipò alla Guerra di file della Resistenza. Divenne ben presto uno dei dirigenti delle formazioni Garibaldi, a fianco di Aulo Magrini, Candotti, di Elio Martinis, di Pietro Rojatti, Augusto e Mansueto Nassivera, di Italo Cristofoli e di altri fra i migliori figli terra, della Carnia. Nigris, col nome di battaglia di “Marco”, fu prima capo di stato maggiore della Brigata Garibaldi Carnia, poi divenuta Divisione.
Dopo la Liberazione, Nigris riprese i suoi studi a Padova, ed iniziò la sua attività di insegnante presso l'Istituto dove operando con dedizione e profondo senso del dovere, e meritandosi l'affetto di tutti i suoi studenti, si distinse per la sua umanità, per la sua cultura.
sue due grandi passioni furono il teatro a disposizione per dare un aiuto ed un vita culturale della città di Udine e del Friuli. Nel RQdolfo Castiglione, fu tra i fondatori del Teatro assunse la presidenza.
con Mario Lizzero, Aldo Morettì, Candido Grassi e tra i fondatori dell'Istituto friulano per la Storia di Liberazione di cui, dopo alcuni anni, divenne quella carica per venticinque anni, e e dell'affermazione dell'Istituto, la sua conoscenza dei fatti storici, il suo che gli derivava dall'esperienza della sua di congiunzione fra l'esperienza e la scientificità della ricostruzione storica.
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