«Il restauro della facciata del Ricchieri e la mostra sul Grigoletti sono segnali che la cultura è viva»

il sopralluogo
La cultura si rimette in moto e Pordenone intende dare un chiaro segnale di ripartenza con il restauro della facciata del museo civico d’arte e l’inaugurazione della mostra su Michelangelo Grigoletti, nello stesso palazzo Ricchieri.
L’assessore alla cultura Pietro Tropeano ieri ha compiuto un sopralluogo nel cantiere a due passi dal municipio.
«Con il restauro conservativo si riportano alla luce – dice – le decorazioni originali di Palazzo Ricchieri. Bellissime le decorazioni trecentesche vicino alle finestre e quelle del Seicento in tutto il sottoportico». Si tratta dell’ultimo atto di una riqualificazione complessiva del museo iniziata con il rifacimento degli impianti illumino-tecnici, di raffrescamento e condizionamento e con i nuovi allestimenti del secondo piano dedicato al Cinquecento e al Pordenone. Sono inoltre stati installati dei pannelli esterni con la sequenza di immagini multimediali delle opere mai esposte in museo. Inoltre, nelle sale espositive dove sono state accolte le mostre di tanti artisti del territorio come Missinato, Florian, Altio e Alimede sono stati installati due touch screen.
L’assessore Tropeano spiega che tutto questo è possibile grazie al gioco di squadra tra Elisabetta Francescutti della Sovrintendenza, l’assessorato ai lavori pubblici e al patrimonio con Flavia Bomben, la Fondazione Friuli che ha contribuito finanziariamente al completamento dell’opera e naturalmente il Comune di Pordenone che per rimettere in luce le decorazioni originali ha stanziato 120 mila euro.
«Abbiamo realizzato un percorso di accessibilità museale in collaborazione con docenti e studenti del Leopardi Majorana e l’associazione Ipovedenti».
Tutto questo fa del Ricchieri «un museo che ha partecipato alla grande mostra sul Pordenone esponendo i testi sul grande artista rinascimentale e fra una settimana ospiterà la grande mostra su Michelangelo Grigoletti». Un museo, prosegue l’assessore alla cultura, «che è passato dagli 8 mila visitatori del 2016 ai 20 mila del 2019. E continueremo a lavorare perché, tra accessibilità e informatizzazione, abbia gli standard per essere a tutti gli effetti una struttura europea».
La mostra del Grigoletti aprirà il 7 (con la presentazione alla stampa alle 11.30) e l’8 maggio e resterà aperta tutta l’estate: oltre trenta opere provenienti dallo stesso museo, da quelli del Friuli Venezia Giulia e da alcune collezioni private. «Un segnale tangibile – conclude Pietro Tropeano – della ripartenza. Intendiamo dimostrare con i fatti che la cultura è viva». —
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