Il responsabile del personale ai domiciliari «Ha dato spiegazioni sulle intercettazioni»

Il gip ha accolto l’istanza della difesa dopo l’interrogatorio reso venerdì al pm. Oggi gli altri indagati al tribunale del riesame
LAMANTEA - TOMMASELLA - TORRE DI MOSTO - CASA RIPOSO "SERENI ORIZZONTI"
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Ad attenderlo fuori dal carcere di Tolmezzo, per riaccompagnarlo a casa, c’era la moglie. Federico Carlassara, il 42enne di Majano arrestato lo scorso 24 ottobre nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Udine sulla presunta truffa milionaria che il patron di Sereni Orizzonti, Massimo Blasoni, e alcuni dei suoi più stretti collaboratori avrebbero realizzato sui contributi pubblici ottenuti per dare assistenza agli anziani, ha ottenuto ieri di passare agli arresti domiciliari. L’attenuazione della misura cautelare è stata disposta dal gip Mariarosa Persico, a fronte dell’interrogatorio che l’indagato ha reso venerdì al pm Paola De Franceschi, che coordina le indagini e che ha poi espresso parere favorevole all’istanza presentata dai suoi difensori, gli avvocati Maurizio Miculan e Giulia Volpatti.

Con un provvedimento datato 31 ottobre, lo stesso giudice aveva rigettato analoga richiesta di sostituzione del carcere con i domiciliari avanzata dalla precedente difesa, ritenendo il pericolo di inquinamento probatorio ancora elevato e le dichiarazioni rese in un primo interrogatorio inadeguate a giustificare le condotte contestate. Ora, alla luce di quanto emerso nel corso delle ulteriori sei ore di confronto con il pm, il rischio che l’indagato, che nella società ricopriva l’incarico di responsabile dell’Ufficio personale, possa continuare a intralciare le indagini è stato ritenuto affievolito e la sua collaborazione sufficiente a concedergli una misura meno afflittiva.

«Non c’è stata alcuna confessione, ma un chiarimento esaustivo a tutte le circostanze contestate – ha tenuto a precisare l’avvocato Miculan –. In particolare, si è provveduto a contestualizzare e spiegare le intercettazioni telefoniche e ambientali riportate nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, e sono stati approfonditi ruoli e funzioni nell’ambito delle attività indicate». Al netto delle dichiarazioni di Carlassara, tuttavia, dal provvedimento emesso ieri emerge un quadro accusatorio ulteriormente aggravato dagli elementi indiziari raccolti in questi giorni di attività investigativa. A cominciare dai particolari forniti dai numerosi dipendenti e direttori di struttura sin qui sentiti a sommarie informazioni testimoniali.

Considerato l’esito positivo dell’istanza, i difensori di Carlassara hanno deciso di rinunciare al riesame in programma oggi. Per tutti gli altri, e cioè per Blasoni, Marco Baldassi, Judmilla Jani, Laura Spera e Walter Campagnolo, l’appuntamento è a partire dalle 9, a Trieste. —

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