Il reduce di Russia, la tessitrice e la custode delle tradizioni resiane: chi sono le tre vittime del coronavirus

Elio Di Lenarda, Angelina Monego e Natalina Di Lenardo
UDINE. Ancora tre anziani, altre tre croci da piangere. Il coronavirus continua a colpire soprattutto i più fragili, non lasciando troppo spesso scampo. Nelle ultime ore in Friuli si sono registrati tre decessi, proprio nella giornata (venerdì 6 novembre), in cui nella nostra regione si è registrato un nuovo picco di scomparse legate al Covid-19.
Angelina Monego (qui la sua storia) è morta all’ospedale di Udine. Classe 1928, originaria di Resiutta, era ricoverata da quattro giorni. Aveva accusato i primi sintomi del coronavirus mentre si trovava ospite della cognata, Albina Zuzzi, dalla quale si era trasferita a settembre.
Natalina Di Lenardo, originaria di Oseacco, aveva 90 anni ed era stata ricoverata all’ospedale di Palmanova, dov’è morta nelle scorse ore: molto conosciuta in paese, era particolamente apprezzata per come aveva saputo tramandare le tradizione della valle.
Il Covid si è portato via anche Elio Di Lenarda, 98 anni, uno degli ultimi reduci della campagna di Russia. Con lui se ne va la memoria storica di quei tragici eventi che hanno segnato la Seconda guerra mondiale. “Zelio” così lo chiamavano in paese, in questo ultimo mese aveva accusato una particolare sofferenza respiratoria. La sua è una storia di sofferenza, legata alla vita al fronte (qui il ritratto).
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