Il primo giorno del sindaco Valent: giunta quasi pronta

SAN DANIELE. Ha fatto il suo ingresso a Villa Serravallo di buon mattino: il nuovo sindaco di San Daniele Pietro Valent è arrivato alle 8 in quello che per i prossimi 5 anni sarà il suo ufficio. Già consigliere comunale di opposizione con Polo di Centrodestra, 39 anni manager di imprese sociali, Valent fu il primo dei quattro candidati alla fine di dicembre dell’anno scorso a formalizzare la propria discesa in campo. Si è messo in gioco sostenuto da tre liste: oltre alla civica “San Daniele svolta” Valent sindaco, i due partiti, ovvero Fratelli D’Italia e Lega Nord. Ed è proprio la lista di Salvini ad aver ottenuto il risultato più importate: ben 799 voti sui 1.591 che hanno permesso di ottenere ben 8 seggi: Mauro Visentin, Massimo Pischiutta, Silvano Pilosio, Silvana Zamolo, Giovanni Candusso, Fernanda Pugnale, Yvan Vignuda e Adriano Trus. Anche Daniela Cominotto e Matteo Carnelos della civica San Daniele svolta siederanno in consiglio: 2 infatti i seggi andati alla civica che è stata scelta da 278 cittadini. Nessun rappresentante invece per Fratelli d’Italia. All’opposizione ci saranno, oltre all’uscente Menis, i già consiglieri Romano Ovan e Fabio Spitaleri (San Daniele Bene Comune) e l’assessore uscente ai lavori pubblici Carlo Toppazzini (Civica 18 San Daniele), nonché, per Innovare San Daniele, il candidato sindaco Leonardo Della Rosa e il vicesindaco uscente Consuelo Zanini. Davvero minimo, come detto, lo scarto con Menis che ha perso per soli 36 voti. Sarebbe bastato ricucire quello strappo con Innovare San Daniele, parte della maggioranza nel mandato appena concluso, che la città avrebbe avuto il suo Menis quater. Fantapolitica visto che il governo delle larghe intese in città aveva cominciato a scricchiolare già da diverso tempo, tanto da rendere impensabile un nuovo allineamento. Visto lo scarto così piccolo qualcuno ha parlato di riconteggio delle schede nulle, ma nessuno finora si è fatto avanti. Solo ipotesi, ça va sans dire.
Qual è stato il primo atto che ha sottoscritto?
«Appena arrivato mi sono informato sulla cerimonia che solitamente viene fatta per celebrare le vittime del terremoto: ho quindi fatto contattare la parrocchia per confermare la messa di domenica 6 maggio alle 9.30 in Cimano. Ed è proprio l’atto relativo alle celebrazioni per l’anniversario del terremoto il primo documento che ho sottoscritto da sindaco».
Lunedì nessuno degli altri candidati sindaci le aveva fatto le congratulazioni, si è fatto vivo qualcuno?
«No, ancora no. Poco fa mi ha chiamato il presidente della Comunità Collinare Mirco Daffarra».
Veniamo alle ipotesi sulla prossima giunta: sarà sempre a quattro più il sindaco?
«Penso di sì».
E sulla definizione dell’esecutivo?
«Come già annunciato vicesindaco sarà Mauro Visentin: ho già pensato alle deleghe per lui ma saranno ufficializzate tra qualche giorno. Per gli altri componenti della squadra mi confronterò con tutto il gruppo che mi ha sostenuto. L’unica certezza è che ci saranno due donne».
Ma da dove attingerà per comporlo?
«Gli assessori saranno scelti tra i 43 che hanno corso».
C’è qualche altra decisione assunta?
«Ho predisposto che il giorno per il ricevimento al pubblico sarà il martedì mattina».
Come concilierà l’attività di imprenditore con quella di sindaco?
«È da settimane che sto riorganizzando l’attività delle aziende delle quali mi occupo e dell’attività di consulenza: tutti i miei collaboratori mi supportano, in particolare Angela e Erica della Cjalderie».
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