Il premio “Paesaggio 2021” al muratore Livio Londero: ha recuperato pezzi storici

/ gemona
Il premio “Paesaggio 2021” dell’Ecomuseo è stato assegnato a Livio Londero per aver recuperato molti manufatti storici e antichi di Gemona. La consegna si è svolta ieri, di fronte allo storico portale Miôl in via Marzârs. Londero, gemonese, nel corso degli anni ha recuperato, rimettendo al loro posto antiche pietre con l’abilità di un ottimo muratore, moltissimi punti storici del capoluogo pedemontano.
«Il premio paesaggio – ha spiegato il presidente dell’Ecomuseo delle acque del gemonese, Claudio Polano – si propone di individuare e valorizzare le buone pratiche che favoriscono la cura e il recupero di luoghi e paesaggi del gemonese. Si tratta di azioni e opere finalizzate al mantenimento della biodiversità e alla conservazione del paesaggio rurale, dalla gestione sostenibile dei prati e coltivi al ripristino di manufatti in pietra, dal governo dei boschi alla manutenzione delle fasce ripariali, ma anche di attività artigianali che stanno scomparendo».
Nel tempo, Londero, con la collaborazione degli amici anche loro volontari Graziano Forgiarini e Gilberto Graziani, ha messo a disposizione le sue capacità per il recupero e la ricostruzione di diversi manufatti storici: fra questi, le mura medievali che attraversano l’area di Godo sotto il monte Glemine fino al lavatorio dove recentemente l’amministrazione comunale ha concluso il percorso che conduce a porta Udine. In quell’area, Londero ha contribuito a recuperare le canalette in pietra a valle dello stesso lavatoio. Un altro intervento ha riguardato un’antica fornace in calce nella località di Maniaglia. Infine, nel 2016, ha ricostruito l’antico portale Miôl di via Marzârs dove ieri ha ricevuto il premio.
In quel punto, Londero ha recuperato anche l’antico pozzo: entrambe le opere facevano parte di un cascinale padronale seicentesco di proprietà dei conti Vorajo-Marzona di Venzone che avevano acquistato all’inizio del Novecento da Giovanni Stringari. Il complesso era composto dal portale monumentale, una chiesetta, il palazzo del conte, una struttura coperta e quattro abitazioni. L’intero caseggiato è stato distrutto dal terremoto del 1976. «L’amministrazione comunale – ha detto l’assessore alla Cultura, Flavia Virilli – ringrazia Livio Londero e i suoi collaboratori: è grazie al lavoro di queste persone che la memoria del nostro paese non viene persa e anzi diventa consapevolezza». Il premio “Paesaggio” è stato istituito dall’Ecomuseo delle acque ed è giunto alla sua 11ª edizione. —
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