Il Pm: «Tutte le ipotesi aperte» Forse arriverà il Ris di Parma

«Tutte le ipotesi sono ancora aperte. Per il momento, non abbiamo trovato elementi in grado di farci privilegiare l’ipotesi dolosa rispetto a quella dell’accidentalità. Ma i carabinieri stanno lavorando con massima diligenza e non escludo la possibilità di fare intervenire i carabinieri del Ris di Parma». Difficile, per il procuratore della Repubblica, Antonio De Nicolo, spingersi oltre con le informazioni in suo possesso a fine giornata, ieri.
Lo stesso fascicolo, per ora, viene definito «virtuale»: a carico di ignoti e, soprattutto, senza la formulazione di alcuna ipotesi di reato. Saranno la relazione che la Polizia giudiziaria depositerà al termine degli accertamenti e il responso dell’autopsia che sarà disposta a breve a fornire al pm Paola De Franceschi, che coordina le indagini, un’indicazione sulla direzione da imprimere all’inchiesta.
«Dai primi sopralluoghi – ha detto De Nicolo – non è emersa alcuna circostanza in grado di farci ipotizzare l’intervento di terzi nell’evento che ha portato al decesso della persona che abitava in quella casa. Nessun liquido infiammabile, per esempio». Nè quanto rinvenuto al civico 125 di via Liguria basta a completare la ricostruzione dei fatti. «L’attività investigativa – ricorda il procuratore – dovrà anche chiarire chi era la vittima: dal tipo di vita che conduceva, all’eventuale esistenza di nemici».
Un’indagine a 360 gradi, quindi, che richiederà diversi giorni e che potrebbe riservare colpi di scena con l’esame autoptico, l’unico in grado di stabilire l’esatta causa e le modalità del decesso di Rosetta Quaiattini.
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