Il Pd a Bolzonello: basta soldi a Terre dei Patriarchi
«Basta spot per la Provincia di Udine». È l’appello che il segretario provinciale del Pd Andrea Simone Lerussi e il capogruppo a palazzo Belgrado Salvatore Spitaleri, rivolgono al vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, proponendo una regia unica per l’attività turistica in regione.
Lo “spot” finito nell’occhio del ciclone è Terra dei Patriarchi, un progetto turistico che «non porta risultati ed è criticato dagli operatori del territorio», sostengono Lerussi e Spitaleri. Perché Terra dei Patriarchi sarebbe un «totale fallimento che non ha avuto ritorni in termini di turisti attratti da fuori regione – continuano i due Pd – e neppure in termini di servizi o risorse per gli operatori del settore che invece sono state sborsate dalla comunità regionale». Più volte il Pd ha usato toni accesi contro il progetto perché «siamo di fronte a uno dei tanti esempi con cui la Provincia spreca le risorse avute dalla Regione che sono evidentemente troppe. È ora di chiudere i rubinetti», intimano Lerussi e Spitaleri. «È ora che Fontanini e la sua giunta si assumano la responsabilità di come hanno utilizzato le risorse della Regione, senza scaricare sugli altri la colpa della mancanza di fondi per i centri di aggregazione giovanile o l’edilizia scolastica – continuano dalla minoranza –. Il progetto Terra dei Patriarchi è un costoso pacchetto vuoto dove la parte predominante delle spese è stata compiuta per la pubblicità del contenitore. Abbiamo molte realtà territoriali che vanno fatte conoscere fuori e dentro il Friuli, in modo da avviare un circuito virtuoso tra cultura, ambiente ed economia dell’ospitalità».
Ecco spiegate le premesse per cui Lerussi e Spitaleri chiedono alla giunta regionale di centrosinistra di «puntare a una regia unica del turismo in modo che le politiche siano integrate nel sistema socio-economico e culturale: non è più il tempo di portafogli di quell’assessore o quell’ente». L’elenco puntuale delle spese per Terra dei Patriarchi, in base allo schema finanziario del progetto, parte dal 2011. Per quell’anno il piano economico mette a disposizione del turismo provinciale 528mila euro, di cui 27 mila di palazzo Belgrado e il resto della Regione. Friuli Doc occupa le prime due voci dell’elenco: 60 mila euro per la partecipazione alla kermesse enogastronomica e 6.960 per la realizzazione di pannelli fotografici e l’allestimento di piazza Libertà. Fondi non rinnovati nel 2012. Sono poi 24 mila euro affidati al Mittelfest di Cividale per l’organizzazione di due eventi musicali. Le azioni di promozione turistica e territoriale realizzate dal Consorzio Carnia Welcome, FriulAlberghi, il Consorzio tarvisiano-Sella Nevea e di Passo Pramollo, le associazioni Strade del vino di Aquileia e Strade del vino e Sapori dei Colli del Friuli, sono costate 187.550 euro. C’è poi l’articolo di tre pagine sullo speciale Friuli Doc, affidato a Euronews srl e pagato 3.600 euro. Senza contare 49 mila euro destinati ai gadget realizzati dalla società Ideando pubblicità di Buja: 350 scatole del Gioco dei patriarchi, 22 mila cartoline delle “città dei patriarchi”, 24 mila quaderni, mille penne dei patriarchi, altrettante “sacche del pellegrino” e 16mila mappe degli itinerari, tradotte in friulano, inglese e tedesco. Altri 40 mila euro sono stati spesi per la contestata serie di spot nella trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio”. Nel 2012 il piano finanziario può contare su un gruzzolo di 264.550 euro (14.550 dalla Provincia, il resto dalla Regione). Cresce la quota affidata ai partner del progetto, passata da 187.550 a 235.550 euro.
Michela Zanutto
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto